Imprese Reggio, tra aprile e giugno rallentano cessazioni

29 luglio 2015 | 13:01
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Imprese Reggio, tra aprile e giugno rallentano cessazioni

Dopo 189 unità perse in primo trimestre, saldo di più 275 aziende

REGGIO EMILIA – E’ rimasto sostanzialmente stabile, nel primo semestre 2015, il numero delle imprese reggiane. Il tasso di sviluppo, infatti, si e’ limitato allo 0,2%, risultato comunque confortante dopo che nel primo trimestre il saldo tra le cessazioni non d’ufficio riguardanti il Registro imprese della Camera di commercio e le nuove iscrizioni era risultato fortemente negativo, con 189 unita’ in meno.

Nel trimestre aprile-giugno invece, secondo l’analisi dell”ufficio Studi della Cciaa su dati Infocamere, si e’ dunque registrata un’inversione di tendenza. Il saldo fra le nuove imprese e quelle che hanno volontariamente chiuso l’attivita’, infatti, e’ stata pari a +275 unita’, consentendo una chiusura semestrale in terreno positivo. Nel dettaglio, sono le attivita’ del terziario che hanno contribuito in misura maggiore alla tenuta del sistema delle imprese della provincia di Reggio Emilia. Hanno registrato andamenti positivi le attivita’ dei servizi orientati al settore produttivo, come la direzione aziendale e la consulenza amministrativo-gestionale (+1,2%) o le attivita’ professionali, scientifiche e tecniche (consulenza tecnica, design e grafica: +1,8%), e i servizi di supporto alle imprese come l”organizzazione di fiere o convegni, il disbrigo di pratiche, la vigilanza, la disinfestazione (+1,4%).

In crescita anche i servizi destinati alla collettivita’, fra i quali le attivita’ connesse alla tecnologia informatica, come la produzione di software e la consulenza informatica (+4,6% complessivamente), la sanita’ e l’assistenza sociale sia residenziale che non residenziale (+8,8%) e l”istruzione (corsi di formazione e di aggiornamento professionale, corsi di lingua) che e’ cresciuta del 3,4%.

Per quanto riguarda l”andamento delle imprese che svolgono attivita’ di servizio alla persona (2.600), sono in aumento i centri benessere, di trattamenti estetici e i parrucchieri (+2,8% in totale) e gli altri servizi destinati al consumatore finale (+1,2%) come la riparazione di computer e di beni sia per uso personale che per la casa, in particolare elettrodomestici e mobili. All’interno del terziario si sono osservano comunque andamenti differenziati. Sono infatti scese a 11.157 le imprese del commercio, sia all’ingrosso che al dettaglio, registrando nel primo semestre 2015 un saldo negativo fra iscritte e cessate (complessivamente -89 unita’).

Stesso andamento per i pubblici esercizi (-39) e per i trasporti (-29). Si collocano in campo negativo i tassi di sviluppo sia del manifatturiero (-0,7%) che delle costruzioni (-0,4%). La maggior parte delle attivita’ del secondario contribuiscono a condizionare la flessione del settore. In particolare il metalmeccanico registra una diminuzione dell”1% e calano dello 0,9% le imprese dell’elettrico-elettronico. Crescono dell”1,2%, invece, le aziende che svolgono attivita’ di riparazione, manutenzione ed installazione di macchine e apparecchiature. Continua infine la flessione dell’agricoltura che perde unita’ produttive a causa, soprattutto, del cambio di destinazione dei suoli agricoli: nei primi sei mesi del 2015 le aziende del settore sono calate, in provincia di Reggio Emilia, dell’1,3% scendendo a 6.263 unita’.