Il corpo bandistico Medesani compie 160 anni

10 luglio 2015 | 12:04
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Il corpo bandistico Medesani compie 160 anni

Due concerti in piazza San Marco questo weekend per festeggiare la fondazione della più longeva associazione borettese. Oggi la banda è composta da 40 giovani musicisti ed è un’istituzione

BORETTO (Reggio Emilia) –  E’ l’associazione borettese più longeva sul territorio e domani, sabato 11 luglio, festeggerà i suoi primi 160 anni. E’ il corpo bandistico “Giovanni e Franco Medesani”, che organizza due appuntamenti in piazza San Marco per celebrare la storica ricorrenza: sabato alle 21 l’ “incontro di bande”, che vedrà il concerto della banda borettese e della banda “Roveroni” di Santa Sofia (Forlì-Cesena), diretta dal maestro Massimo Bertaccini. Domenica 12 alle 17.30, invece, si esibirà la fanfara alpina di Prezzate (Bergamo), diretta da Simone Perico.

La storia del corpo bandistico borettese affonda le radici a metà del XIX secolo. Il 5 Settembre 1855 fu fondata la Società Filarmonica di Boretto. Dopo diversi passaggi, nel 1897 fu nominato maestro direttore e organista Giovanni Medesani di Monticelli d’Ongina (Piacenza) e per ben 30 anni, sotto la sua guida (che venne ereditata dal figlio Franco) la Banda raggiunse il culmine della sua notorietà.

Nei tempi più moderni, dopo un periodo di crisi, nel 1971 venne rilanciata dal maestro  Walter Tosi (al quale è anche intitolata la scuola di musica): sotto la sua direzione ebbe inizio una nuova era per il complesso bandistico che iniziò, per la particolarità degli arrangiamenti del maestro Tosi, ad avere i primi successi in tutta la Regione. Dopo 14 anni, Tosi cedette il posto al suo allievo Luciano Pellicelli, che tuttora è direttore del corpo bandistico.

Oggi il “Medesani” conta 40 musicanti giovani e giovanissimi e continua ad ottenere successi ovunque. Non ultima, la partecipazione al “Progetto Ligabue” di Mario Perrotta. Appoggiata dall’associazione “Amici della Musica”, fondata nel 1967 per sostenere tutte le attività musicali, con la presidenza (del 1977) di Giuliano Codelupi si ebbe una svolta decisiva nelle attività. Ancora oggi sotto la guida di Codelupi e Pellicelli il complesso bandistico di Boretto sta raggiungendo il massimo dei livelli sia musicali che organizzativi.