Fisco, le imprese reggiane smettono di pagare domani

30 luglio 2015 | 16:21
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Fisco, le imprese reggiane smettono di pagare domani

La nostra provincia รจ comunque fra quelle messe meglio (14esimo posto in Italia). Dallari, presidente Cna: โ€œMa le tasse restano alte, ecco come i Comuni ci possono aiutareโ€

REGGIO EMILIA โ€“ Domani, 31 luglio, non eโ€™ una data qualunque per gli imprenditori reggiani. Si โ€œfesteggiaโ€ infatti il cosiddetto โ€œtax free dayโ€, ovvero lโ€ultimo giorno dellโ€™anno nel quale lavorano per pagare tasse, oneri e contributi. Lo evidenza lโ€™analisi dellโ€osservatorio della Cna sulla tassazione delle imprese, che ha stilato una classifica su 113 Comuni italiani per capire, spiega lโ€associazione, โ€œfin dove arriva, nellโ€™arco dei 12 mesi, la mano del Fisco sulle piccole impreseโ€.

Reggio si posiziona cosiโ€™ al 14esimo posto nella gradutatoria, dove la cittaโ€™ con il Fisco โ€œpiuโ€™ amicoโ€ eโ€™ Cuneo, con il tax free day il 17 luglio, mentre quella con il Fisco โ€œpiuโ€™ voraceโ€ eโ€™ Reggio Calabria, dove si lavoreraโ€™ fino al 29 settembre solo per pagare le tasse. Per Reggio si tratta di un lieve miglioramento rispetto al 2014, quando lโ€™imprenditore ha cominciato a produrre per seโ€™ e la propria famiglia lโ€™8 agosto. Altro dato interessante riguarda il โ€œtotal tax rateโ€, cioeโ€™ il peso complessivo del Fisco sul reddito netto dโ€™impresa. Nel 2015 a Reggio Emilia unโ€™impresa individuale media, che utilizza un laboratorio artigiano di 350 metri quadri ed un negozio destinato alla vendita di 175 metri quadri con un reddito dโ€™impresa di 50.000 euro, avraโ€™ a disposizione un reddito netto di 20.842 euro, 803 euro in meno del 2011, lโ€™anno zero del federalismo fiscale

โ€œI dati dimostrano come gli amministratori locali siano attenti ai bisogni delle impreseโ€, spiega il presidente di Cna, Nunzio Dallari, secondo cui โ€œunโ€™analisi del 2015 sulla tassazione delle pmi rivela che, a livello nazionale, le decisioni dei Comuni nella definizione dei tributi locali (Imu, Tari e Tasi), hanno annullato lโ€™effetto positivo creato dalle disposizioni che giaโ€™ dal 2014 determinavano una riduzione dellโ€™Irapโ€.

Dallari non nasconde peroโ€™ preoccupazione per lโ€™eccessiva fiscalitaโ€™ a carico delle imprese e in particolare per lโ€™Imu che โ€œsta diventando un elemento penalizzante per le imprese e un limite allo sviluppoโ€ o la tassa rifiuti โ€œche si paga sui metri quadrati occupati e non sulla quantitaโ€™ e qualitaโ€™ dei rifiuti inviati allo smaltimentoโ€. A questo proposito Cna ha avuto una serie di incontri con i sindaci reggiani suggerendo come salvaguardare i livelli dei servizi pubblici senza penalizzare le imprese che producono ricchezza.

โ€œAd esempio: eโ€™ possibile ridurre il carico fiscale per le imprese giocando sul mix Tasi-Imu: poicheโ€™ lโ€™Imu eโ€™ detraibile al 20%, la Tasi al 100%, anche i Comuni con necessitaโ€™ di aumentare le aliquote, agendo solo sulla Tasi possono far siโ€™ che lโ€™aumento gravi di meno sulle imprese, che possono scaricarla totalmenteโ€. Conclude Dallari: โ€œSappiamo bene come il โ€tax free dayโ€ sia una magra consolazione, dato che oltre il 60% del reddito di unโ€™azienda finisce nelle casse dello Stato, ma vogliamo credere che gli annunci del premier di questi giorni, nella direzione annunciata di una riduzione delle tasse, siano espressione di una volontaโ€™ autentica di cambiamentoโ€.