Festival di Resistenza, gli spettacoli premiati

27 luglio 2015 | 12:10
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Festival di Resistenza, gli spettacoli premiati

Primo Premio a Al Forestér di Matteo Bacchini, diretto ed interpretato da Savino Paparella

GATTATICO (Reggio Emilia) – Si è conclusa la 14^ edizione del Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo, ideato e promosso dall’Istituto Alcide Cervi e da Cooperativa Boorea, quest’anno svoltosi dal 7 al 21 luglio al Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), sempre registrando una folta e calorosa presenza di pubblico.

Anche quest’anno gli spettacoli, diversi per modalità espressive, erano tutti mossi da profonde motivazioni estetiche ed etiche. Molteplici le letture trasversali possibili per i temi affrontati, la qualità degli interpreti, la capacità di giocare su più stili.

La giuria del festival – composta da Lorenzo Belardinelli, Alessandra Belledi, Gigi Dall’Aglio, Giuseppe Romanetti, Patrizia Tamassia e Paola Varesi – ha assegnato, nel corso della Serata della Storica Pastasciutta, il 25 luglio, il Primo Premio allo spettacolo “Al Forestér – Vita accidentale di un anarchico” di Matteo Bacchini, diretto e interpretato da Savino Paparella, direzione tecnica di Rocco Antonio Bucarello, produzione del Teatro del Tempo, con la seguente motivazione: “Savino Paparella dà corpo ed energia in modo mirabile e generoso alla migliore tradizione del teatro civile italiano. La sua presenza è sempre intensa, attiva ed instancabile sul palcoscenico; non “narra” ma incarna, con mezzi attoriali di grande spessore, uno spaccato del Novecento tragico e ricco di utopie. Nella solidissima scrittura di Matteo Bacchini, “Al Forestér” diviene storia privata ed insieme universale di uno “straniero in ogni luogo”, che riesce ancora oggi a parlarci con la lingua franca della libertà”.

Secondo premio allo spettacolo “Francischiello – Un Amleto re di Napoli” di e con Carmine Borrino, musiche di Lino Cannavacciuolo, produzione CRASC-teatrodiricerca in collaborazione con Artgarage Teatro, con la seguente motivazione: “Carmine Borrino, con una drammaturgia matura e solida ed innegabili qualità d’attore, costruisce un parallelo ricco di suggestioni fra il Principe di Danimarca e Francesco II Borbone, re tradito ed oltraggiato dalla storia. Il tema controverso dello spettacolo, grazie alle qualità della messa in scena, regala allo spettatore materiale vivo per la discussione, e per la riflessione sulle capacità del teatro di aiutare a “rifondare il presente”.

Menzione speciale a “La Tana” della Compagnia ZiBa con la seguente motivazione: “Rappresentazione di notevolissima precisione, tanto nelle qualità fisiche ed attoriali dei protagonisti, quanto nell’uso di luci, spazi, suoni e silenzi. L’angoscia e lo squallore dei due “mostri”, con riconoscibili rimandi alle avanguardie teatrali del Novecento, arriva a tratti a parlarci di noi, del nostro inumano isolamento; sordi ai suoni fuori dalla “tana”, e dunque destinati ad uno spegnimento altrettanto solitario e vuoto di senso”.

Premio del Pubblico allo spettacolo “Figlie dell’epoca. Storie di (alcune) donne della grande guerra” di e con Roberta Biagiarelli, drammaturgia Simona Gonella, advisor storico Gemma Bigi, produzione La Corte Ospitale Rubiera, Babelia&C.

Il Festival Teatrale di Resistenza è ideato e promosso dall’Istituto Alcide Cervi e da Cooperativa Boorea, con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia e Comune di Parma, della Provincia di Reggio Emilia e di Parma, dei Comuni di Gattatico, Campegine, Sant’Ilario d’Enza, Castelnovo di Sotto, Fontanellato, Poviglio, in collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Festival ErmoColle, Festival Teatro Civile della Val d’Enza, Quinta Parete, Teatro del Cerchio, Teatro MaMiMO, Arci Parma, Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa, Associazione Culturale Dai CampiRossi.

Il Progetto del Festival è a cura di Paola Varesi, Stefano Campani, Mariangela Dosi, Raffaella Ilari e con la collaborazione di William Bigi.