Concordato in bianco per la Ex Cormo

14 luglio 2015 | 18:24
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Concordato in bianco per la Ex Cormo

La Cgil: “Nulla di concreto è emerso dall’incontro di oggi”. A rischio 640 posti di lavoro. Chiesto un incontro con l’assessore regionale. Ex Cormo. Bertani (PD): “I lavoratori non paghino gli sbagli di altri”

REGGIO EMILIA – Oggi si è tenuto l’incontro, richiesto dalla Fillea Cgil Emilia Romagna, tra Legacoop ER, le aziende ‘Open.Co’ e ‘Lavoranti in Legno’, le RSU dei tre stabilimenti e le delegazioni Fillea Cgil di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Emilia Romagna. Si tratta della ex Cormo. La Open.Co è l’azienda nata nel 2014 dalla fusione tra la storica cooperativa di serramenti di San Martino in Rio e la Coop Legno di Castelvetro. In tutto ci sono 640 posti di lavoro a rischio.

L’incontro aveva l’obiettivo di verificare quali piani di riorganizzazione a livello regionale siano in campo, quali gli obiettivi industriali, le risorse finanziarie e le ricadute sul piano occupazionale. Scrive la Cgil: “La scelta di un livello di confronto a carattere regionale si è resa necessaria a causa delle notizie allarmanti, oltre che contraddittorie, fatte circolare dalle varie direzioni aziendali all’interno dei singoli stabilimenti produttivi. Anche l’incontro di oggi però non ha fatto emergere nulla di concreto, salvo la decisione assunta a questo punto da entrambe le realtà aziendali di avviare la procedura concorsuale del cosiddetto ‘concordato in bianco’, in attesa della presentazione di un piano vero e proprio da parte delle due imprese”

Continua il sindacato: “Questa decisione riduce ulteriormente i tempi della discussione e rende urgente ancor più di prima la necessità che il movimento cooperativo assuma rapidamente l’iniziativa per salvare le realtà produttive e l’occupazione. In questi anni di grave crisi le lavoratrici e i lavoratori di ‘Open.Co’ e ‘Lavoranti in Legno’ hanno fatto grandi sacrifici e enormi sforzi, anche economici, per garantire la continuità del lavoro. Adesso tutti si aspettano un impegno altrettanto forte del sistema cooperativo”.

La Fillea Cgil ha anche oggi ribadito “la necessità di avviare, fin da subito, la trattativa individuando rapidamente quale soggetto possa realizzare un’operazione di riorganizzazione dei tre siti produttivi”.

La Fillea Cgil “è disponibile alla discussione, fermo restando il fatto che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori hanno diritto ad avere soluzioni che garantiscano la continuità del rapporto di lavoro e adeguate coperture in termini di ammortizzatori sociali. L’alternativa è una catastrofe sociale, oltre che occupazionale, che segnerebbe ancor più negativamente la storia della cooperazione in Emilia Romagna”.

E conclude: “Poichè di risposte concrete anche oggi non ne sono arrivate, la Fillea Cgil Emilia Romagna ha inviato, sempre nella giornata odierna, richiesta urgente all’assessore regionale alle Attività Produttive Palma Costi di convocazione di un tavolo di crisi presso la Regione Emilia Romagna. Esiste infatti già un accordo regionale, sottoscritto il 2 aprile 2015, che indica i percorsi da avviare in situazioni di questo tipo. Ci aspettiamo che l’assessore ci convochi in tempi strettissimi. Domani saranno convocate le assemblee delle maestranze dei tre stabilimenti per informare i lavoratori dell’esito dell’incontro. Inoltre il coordinamento sindacale regionale ha deciso la proclamazione di 4 ore di sciopero da effettuarsi entro lunedì 20 luglio 2015. A livello territoriale saranno decise le forme di manifestazione che saranno ritenute più opportune. Da oggi abbiamo una sola certezza: le lavoratrici e i lavoratori ‘Open.Co’ e ‘Lavoranti in Legno’, le RSU di stabilimento e la Fillea Cgil a tutti i livelli continueranno la lotta fino a quando non sarà raggiunta una soluzione che garantisca tutti i lavoratori”.

Ex Cormo. Bertani (PD): “I lavoratori non paghino gli sbagli di altri”
Il Partito Democratico di Reggio Emilia, unendosi al Circolo Pd di San Martino in Rio, “esprime piena solidarietà alla mobilitazione e vicinanza ai lavoratori dell’Open.co, ex Cormo, storica azienda cooperativa che sta attraversando una fase di profonda crisi”.

Scrive Bertani, responsabile economico del PD: “Sosteniamo l’impegno delle forze sindacali e dei lavoratori affinché venga tutelata la continuità aziendale e non si disperdano importanti professionalità e competenze. Comprendiamo le difficoltà che sta attraversando il mercato delle costruzioni nella nostra Regione. Chiediamo il massimo impegno da parte della dirigenza aziendale al fine di tutelare i livelli occupazionali e garantire la competitività dell’impresa, attraverso un nuovo piano industriale e operazioni di riorganizzazione. Il rilancio di Open.co deve riguardare l’azienda nelle sue diverse articolazioni e non essere condizionata da una nociva competizione territoriale. Occorre partire da una analisi puntuale degli appuntamenti mancati in termini di riorganizzazione della produzione, di ricerca di sinergie tra i diversi siti e di attenzione alla qualità delle commesse. Non devono essere i lavoratori a pagare le scelte sbagliate del passato. Seguiamo con attenzione il tavolo sindacale aperto sulla vertenza. Regione, Provincia e gli amministratori del Comune di San Martino in Rio sono presenti e sono pronti a fornire le risposte che saranno necessarie. Ci impegniamo attraverso i nostri amministratori a proseguire l’impegno anche nei prossimi mesi, per offrire risposte ai lavoratori e alle loro famiglie. La tutela dell’occupazione esistente e la creazione di nuovo lavoro è la nostra prima priorità: su questi fronti non faremo mancare la nostra presenza e la nostra azione”.