Aria condizionata in tilt su treni e nell’ospedale Magati

7 luglio 2015 | 19:41
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Aria condizionata in tilt su treni e nell’ospedale Magati

Forti disagi e problemi tecnici. Lombroso: “Queste ondate di caldo, sempre più frequenti, sono la palese evidenza dei cambiamenti climatici in atto”

REGGIO EMILIA – Ancora una giornata di caldo torrido e poi, almeno temporaneamente, le temperature dovrebbe scendere. Intanto si registrano diversi disagi a causa di  impianti di condizionamento dell’aria mal funzionanti. Se l’Ausl si scusa per i problemi che si sono verificati nell’ospedale Magati di Scandiano, la Regione – subissata di telefonate da parte dei pendolari – bacchetta Trenitalia per la temperatura rovente di alcuni treni. Lunedì era stato H&M, il grande magazzino con sede in Palazzo Busetti, a rimanere senza aria condizionata a causa di un black out.

A Scandiano. Da lunedì pomeriggio, spiegano dall’Ausl, “a causa di un problema tecnico e in seguito alle temperature elevate, il sistema di condizionamento dell’ospedale Magati funziona in modo discontinuo”.  I tecnici dell’azienda sanitaria stanno lavorando per “ridurre al minimo il disagio per i pazienti e gli operatori”. L’impianto però non riesce a reggere un uso massiccio in tutto l’ospedale così “nella mattinata di oggi  si è scelto di dare priorità di condizionamento al comparto operatorio e ai reparti con ricoverati i pazienti più fragili. Seppur con qualche disagio, di cui ci scusiamo, le normali attività dell’ospedale e dei servizi territoriali sono garantite”.

Sui treni. Attivare i necessari interventi di manutenzione degli impianti di climatizzazione sui treni e monitorare puntualmente la situazione, per evitare disagi ai passeggeri nel momento di massima allerta meteo per le temperature elevate. Lo ha chiesto l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini in una lettera inviata alla divisione regionale di Trenitalia e a Tper per informarli delle molte segnalazioni ricevute sulla mancanza di climatizzazione sui treni.

“Gli utenti passeggeri – ha scritto Donini – lamentano l’assenza di aria condizionata con conseguente temperature eccessive a bordo treno e la mancanza di personale che possa intervenire tempestivamente per diminuire tali disagi procedendo, per esempio, all’apertura dei finestrini laddove tecnicamente possibile”. In base alle segnalazioni degli utenti pervenute alla Regione, situazioni particolarmente gravi si sono determinate domenica sul R3008 e ieri, lunedì 6 luglio, sul R2286 e sul R6252.

“Ciò che in normali condizioni climatiche può essere considerato un disagio – ha continuato l’assessore – nei giorni di massima allerta meteo per le temperature elevate e la forte umidità può costituire un serio pericolo per la salute dei cittadini. Vi chiedo al di là delle segnalazioni ricevute in merito a treni specifici – ha concluso – di attivare i necessari interventi di manutenzione degli impianti di climatizzazione e di monitorare puntualmente la situazione”.

Cambiamenti climatici. Secondo le rilevazioni condotte dagli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF di Unimore alle ore 16 di lunedì in centro a Modena, dove ha sede la stazione storica di rilevazione, posta sul torrione orientale dei Palazzo Ducale, si è raggiunta una massima di 36°C. Decisamente più elevate le soglie raggiunte dalla colonnina di mercurio al Campus DIEF, dove il termometro è salito fino a 37.2°C. E anche a Reggio, nell’area del Campus universitario San Lazzaro, alla stessa ora, sono stati registrati 37.2°C.

Elevati anche i valori delle temperature notturne, decisamente tropicali, dove sia a Modena che a Reggio Emilia non si è scesi sotto i 23.1°C. L’umidità è ovunque intorno al 50% a Modena. Leggermente superiore, 54%, a Reggio Emilia.

“Si tratta di temperature – rileva l’esperto Luca Lombroso – molto elevate, anomale e superiori di 6/8°C alle medie di inizio luglio, anche se finora non rappresentano record. Quello assoluto appartiene al 1983 con 38.5°C per quanto riguarda Piazza Roma e 40,4°C al Campus DIEF a fine luglio 2013. Limitatamente alla prima decade di luglio va ricordato, invece, che resistono i 37°C registrati l’1 luglio 2012. Queste ondate di caldo, sempre più frequenti dal XXI secolo, sono la palese evidenza dei cambiamenti climatici in atto”.

Previsioni. Il caldo – secondo i meteorologi dell’Osservatorio Geofisico universitario – si manterrà insistente ancora domani mercoledì 8 luglio, quando verso sera è previsto il probabile arrivo di temporali o vento, che allevieranno la calura. Tuttavia, sarà solo una diminuzione parziale e temporanea.