Una piattaforma globale per il futuro dell’alimentazione

19 giugno 2015 | 19:24
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E’ la prima edizione del World Food Research and Innovation Forum presentato oggi all’Expo di Milano dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dall’assessore all’Agricoltura Simona Caselli

MILANO – Una piattaforma globale permanente per affrontare e discutere le sfide del futuro dell’alimentazione. E’ la prima edizione del World Food Research and Innovation Forum (22, 23 settembre 2015 – padiglione Italia), presentata oggi all’Expo di Milano dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dall’assessore all’Agricoltura Simona Caselli. Promosso da Regione e Aster (il consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale), patrocinato dal ministero delle Politiche Agricole e da quello dello Sviluppo Economico, il Forum sarà realizzato insieme a istituzioni nazionali, europee e internazionali, ai sistemi delle imprese e delle fiere, alle reti di ricerca e agli attori mondiali del sistema agrifood.

“Il Forum sarà una grande occasione per discutere anche del dopo Expo – ha sottolineato Bonaccini – . Un’occasione per confrontarsi su tutta una serie di sfide che ci attendono, e che non sono più rinviabili: come sfamare i 9 miliardi di persone che popoleranno il pianeta nei prossimi decenni, come coniugare sviluppo e sostenibilità ambientale. Non solo: c’è tutto il tema della sicurezza alimentare. Sono sfide globali – ha aggiunto il presidente – a cui l’Emilia-Romagna può dare un contributo prezioso. Siamo la regione italiana che, nel 2014, ha registrato il record nell’export, il triplo della Lombardia, perché abbiamo un agroalimentare fortissimo. In un mondo che cerca sempre più il Made in Italy, possiamo vincere con la qualità e l’innovazione. Tanto più che questa regione ha già, nei fatti, una piattaforma all’avanguardia dedicata ai temi della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, con un’attenzione specifica all’agroalimentare”.

“L’idea è che questa piattaforma abbia una caratura internazionale, e che venga riconosciuta come tale – ha spiegato  Caselli – . In Emilia-Romagna, dove l’agroalimentare rappresenta il 20% del Pil regionale, abbiamo Università che vantano una grande tradizione di studio su agricoltura e alimentazione. A ciò si aggiunge la rete dei tecnopoli, con una presenza qualificata di specializzazioni sull’agroalimentare. Senza dimenticare che l’Emilia-Romagna è sede dell’Efsa. Quindi, dall’insieme di queste realtà, può nascere una piattaforma permanente da aprire al mondo. L’Emilia-Romagna – ha concluso Caselli – ha molto da dire e da fare sul tema Expo, e il World Food Research and Innovation Forum è un passo importante per la ricerca e l’innovazione su questo fronte”.

Durante il Forum esperti e rappresentanti delle istituzioni internazionali  discuteranno della sicurezza e della sostenibilità del  settore agroalimentare a partire dallo scenario globale che vedrà, entro il 2050, una crescita della popolazione mondiale dagli attuali 7 ai 9 miliardi, e un tasso di sfruttamento delle risorse idriche vicino al 70%. Dopo Milano, il Forum diventerà un appuntamento biennale a livello mondiale. L’obiettivo principale sarà favorire il confronto, a livello globale, sulle strategie di sviluppo del settore, per valorizzare il contributo della ricerca alla diffusione di un modello fondato su security, safety e sustainability, i tre pilastri fondamentali per garantire il diritto universale a un cibo sufficiente per tutti, sicuro e idoneo. Sarà attivata una piattaforma a disposizione di istituzioni, nazionali e internazionali, della comunità scientifica, delle imprese e della finanza per definire e condividere strategie e iniziative per il futuro dell’alimentazione del pianeta.