Trattato di scambio con gli Usa: prodotti tipici reggiani a rischio

2 giugno 2015 | 15:26
Share0
Trattato di scambio con gli Usa: prodotti tipici reggiani a rischio

Venerdì 5 giugno alle 20.45 nell’arena del Parco Cervi dibattito pubblico con Evi (eurodeputata M5S), Maurizio Pallante e i Rurali Reggiani

REGGIO EMILIA – Parmigiano Reggiano ma anche, Prosciutto di Parma, Aceto Balsamico tradizionale di Modena e Reggio, Lambrusco dop a fortissimo rischio con il Ttip il trattato di scambio tra Europa e Stati Uniti. Se ne parlerà venerdì alle 20.45  nell’arena del Parco Cervi (ex Tocci. Sala dell’ostello della Ghiara in via Guasco 6 in caso di pioggia) nel dibattito pubblico promosso dal Movimento 5 Stelle che vedrà la partecipazione dell’eurodeputata M5S Eleonora Evi, membro della Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento Europeo, Maurizio Pallante fondatore del movimento per la Decrescita Felice e Sergio Simonazzi, rappresentante dell’associazione Rurali Reggiani.

Cosa è il Ttip
Il Ttip è un trattato di ‘libero’ scambio che la Commissione Europea sta negoziando con gli Stati Uniti , che mira ad abolire quasi tutti i dazi doganali e a ridurre gli “ostacoli non tariffari al commercio”, cioè i regolamenti e le leggi che proteggono i consumatori, salute, la tipicità e qualità dei prodotti  e l’ambiente. Scrivono i Cinque stelle: “I rischi principali derivano dalla diversa impostazione degli Stati Uniti rispetto alle norme europee, dove si applica il principio di precauzione, ossia basta il dubbio sulla nocività di un prodotto o di un processo per sospenderlo temporaneamente”.

Continuano: “Negli Stati Uniti questo non esiste, fino a che non è accertata la nocività di un prodotto, esso può rimanere in commercio.  Il Ttip,  nonostante la fortissima opposizione in Europa specialmente  dalle comunità locali (mozioni del Movimento 5 stelle sono state approvate nei Comuni del reggiano, al di fuori di Scandiano che inspiegabilmente si è opposta al documento presentato dai nostri consiglieri per sensibilizzare i cittadini e istituzioni) sta avanzando anche con il voto dei gruppi parlamentari del Ppe (Forza Italia) e Pse (Pd). La scorsa settimana infatti la commissione commercio internazionale del Parlamento Europeo con il voto di Ppe e Pse (contrari M5S-Effd, verdi, sinistre) ha dato parere positivo al Trattato, Ma il 10 giugno in aula sarà battaglia sulla risoluzione Lange sul Ttip”

Il Movimento 5 Stelle ha aderito alla campagna internazionale#StopTTIP e sta raccogliendo firme nelle piazze e in ogni organo istituzionale sta cercando di contrastare questo folle trattato contro ambiente, prodotti tipici, salute e diritti dei consumatori e lavoratori.

I rischi per i prodotti tipici reggiani
A rischio è l’intero sistema del “made in” visto che gli Usa non riconoscono le denominazioni d’origine tipica e controllata. Questo comporterebbe danni enormi per prodotti reggiani come il Parmigiano Reggiano, già alle prese con la forte  concorrenza dei falsi ‘ parmesan’, dell’Aceto Balsamico tradizionale, del Lambrusco dop, del Prosciutto di Parma solo per citare alcuni prodotti tipici delle nostre terre. Senza dimenticare che il Ttip potrebbe aprire la porta ai prodotti Ogm largamente diffusi nell’ agricoltura nord americana.

Gli Stati Uniti si rifiutano di riconoscere il “made in” e le denominazioni d’origine. Il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena e Reggio, il Lambrusco doc, il Prosciutto di Parma non potrebbero essere registrati come tale negli Usa e per il loro mercato. Questo comporterebbe danni enormi per prodotti come il Parmigiano-reggiano che dovrebbero competere con la concorrenza sleale di varianti locali nordamericane di qualità assai inferiore vendute a prezzo stracciato (come il cosiddetto “Parmesan” o i falsi Aceti balsamici tradizionali).

Ma sono anche tante altre le clausole che sovvertirebbero il nostro sistema sociale, di diritti e leggi con aziende e lavoratori che vedrebbero abbassati standard di controlli e diritti alla salute e tutela sui luoghi di lavoro. Una follia che va contro lo stato sociale costruito in Europa in questi decenni.

Multinazionali padrone
La questione ancora più grave è la clausola chiamata ISDS. Essa consente alle multinazionali di portare gli Stati in giudizio di fronte a uno speciale tribunale internazionale di “arbitrato”, intentandogli causa per ogni decisione di politica, comprese le Leggi approvate nei parlamenti, che nuociano ai loro interessi.

L’Alto Funzionario Onu Alfred de Zayas, che si occupa di diritti umani, ha invocato la sospensione del Trattato in quanto tali “tribunali segreti al servizio delle multinazionali distruggerebbero i diritti umani e la  democrazia”.