Trascrizione nozze gay, Mussini: Viminale annulli atti prefetto

15 giugno 2015 | 14:20
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Trascrizione nozze gay, Mussini: Viminale annulli atti prefetto

Interrogazione ad Alfano dei senatori del gruppo misto: ripristinare trascrizioni

REGGIO EMILIA – Il ministro degli Interni intervenga per riparare all’operato “illegittimo” del prefetto di Reggio Emilia Raffaele Ruberto, che ha annullato la trascrizione nel registro comunale dello stato civile delle nozze di due coppie gay sposate all’estero. Lo chiedono i senatori del gruppo misto, che lo scorso 11 giugno hanno presentato un’apposita interrogazione parlamentare con prima firmataria la senatrice reggiana Maria Mussini.

In particolare, si ricorda nell’atto rivolto al ministro Angelino Alfano, il sindaco di Reggio Luca Vecchi aveva proceduto alla trascrizione delle nozze il 25 marzo. Ma pochi giorni dopo, il 17 aprile, il provvedimento era stato annullato dalla Prefettura. Secondo i firmatari dell’interrogazione pero’, “per il sistema normativo vigente, l’annullamento delle trascrizioni nel registro dello stato civile di matrimoni contratti da persone dello stesso sesso celebrati all’estero puo’ essere disposto solo dall’autorita’ giudiziaria ordinaria e il ministero dell’Interno e le prefetture non hanno il potere di intervenire direttamente”.

Nello specifico, dicono i senatori, l’annullamento delle trascrizioni e’ stato assunto dal prefetto di Reggio in esecuzione delle direttive impartite dal ministro dell’Interno con la circolare del 7 ottobre 2014, “che tuttavia non puo’ operare nella parte in cui attribuisce ai prefetti un potere di intervento sui registri dello Stato civile, ordinando la cancellazione delle trascrizioni”. Una tesi, quest’ultima sostenuta di recente anche da alcune sentenze dei Tribunali amministrativi del Lazio e del Friuli Venezia Giulia.

Fatto sta che Mussini e gli altri parlamentari chiedono di sapere “quali siano i provvedimenti che il ministro intenda adottare per riparare agli effetti dell’operato illegittimo del prefetto e del sindaco di Reggio Emilia”, operato derivato “dall’ordine illegittimo dello stesso ministro riguardante l’annullamento e la cancellazione della trascrizione nei registri di stato civile dei matrimoni contratti all’estero”.