Sel in fibrillazione, Mezzetti: “Un suicidio lasciare il Pd”

4 giugno 2015 | 17:14
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Sel in fibrillazione, Mezzetti: “Un suicidio lasciare il Pd”

L’assessore di Bonaccini: “Io sto con Pisapia, qui governiamo bene”. Ma ora si apre un fronte anche con il consigliere regionale Taruffi

BOLOGNA – Mentre a Roma Nichi Vendola fonda un nuovo partito anti-Renzi, in Emilia-Romagna c’e’ chi vuole mantenere l’asse col Pd. E’ il caso dell’assessore regionale Stefano Mezzetti, secondo il quale “presentarsi divisi e’ un suicidio”. Mezzetti interviene nel dibattito aperto su Facebook dalla consigliera metropolitana di Bologna Raffaella Santi Casali, renziana della prima ora, per la quale e’ “meglio soli” che in alleanza con Sel.

Tutto cio’ alla vigilia delle amministrative 2016, in vista delle quali sono in corso le grandi manovre per una lista a sinistra del Pd. Mezzetti, che gia’ si era battuto lo scorso anno per l’alleanza in Regione col Pd di Stefano Bonaccini, si richiama invece alla linea del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Per il quale “e’ importante e utile che il Pd interloquisca con la sinistra responsabile e di governo. E’ con questo metodo – sottolinea Mezzetti – che in centinaia di Comuni e nella nostra Regione, il centrosinistra e’ maggioranza e dimostra di saper governare bene”.

Una esigenza se mai rafforzata, secondo l”assessore, dal voto del weekend scorso in nove regioni. “L’esperienza di domenica ci dimostra, ancora una volta, che presentarsi divisi e’ un suicidio. Lo dico ai miei di Sel e chi e’ a sinistra del Pd e lo dico agli amici del Pd”. E cita ancora Pisapia: “Neppure De Gasperi governo’ da solo quando poteva farlo. E neppure il Pci dei tempi d’oro in Emilia-Romagna. Politica e’ anche la fatica del dialogo per trovare le soluzioni condivise e quindi piu’ realizzabili. Trovare un accordo in uno schieramento piu’ ampio possibile sui problemi da risolvere rende piu’ forti, non piu’ deboli”.

E’ comunque ormai scontro aperto in Sel sulla rottura dell’alleanza col Pd che viene tutt’altro che esclusa ad esempio dal capogruppo in Regione, Igor Taruffi, secondo il quale “va messo in conto” anche uno strappo coi democratici sul piano locale (in Emilia-Romagna nel 2016 si vota a Bologna, dove e’ gia’ in gestazione una lista di sinistra, oltre che in altri capoluoghi importanti come Ravenna e Rimini). Proprio a Taruffi replica l’assessore regionale a Cultura e Legalita’, Massimo Mezzetti, secondo il quale sarebbe “un suicidio” abbandonare l’asse col Pd e andare da soli. “In Sel – sottolinea Mezzetti, interpellato dalla ”Dire”- convivono culture diverse. Igor, col quale collaboro in maniera produttiva tutti i giorni, viene da una cultura politica diversa dalla mia”.

Taruffi, ricorda l’assessore, “era bertinottiano quando Bertinotti annuncio’ la separazione consensuale della sinistra arcobaleno con Veltroni. Quello fu un regalo a Veltroni e alla presunta autosufficienza del Pd e un regalo a Berlusconi che torno’ a governare il paese. Io vengo da un’altra cultura politica, quella del socialismo riformista, che non vuole fare regali al Pd renziano, alleggerendolo della componente di sinistra, ne’ regali a Salvini e al Movimento 5 stelle, presentandoci divisi e perdenti alle future competizioni elettorali”. Per fare ordine, sabato arrivera’ a Bologna il commissario vendoliano Paolo Cento (Fonte Dire).