Scuola, in Emilia-Romagna mancano 3.600 insegnanti

19 giugno 2015 | 16:26
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Scuola, in Emilia-Romagna mancano 3.600 insegnanti

Situazione limite: siamo la regione dove la popolazione scolastica cresce di più e con le classi mediamente più numerose

BOLOGNA – Rivendicano con orgoglio lo stop alla ”Buona scuola” (“Dicono che Renzi si sia fermato per problemi interni al Pd, ma anche la scuola si e” mossa”), ma inviano anche una richiesta al Governo: altri 3.600 docenti (piu” 1.000 amministrativi) per fare partire il prossimo anno scolastico in Emilia-Romagna. “Questa regione non puo” fare a meno di questo numero di posti solo per il normale funzionamento”, avverte Anna Cicognani della Cisl.

“Sulla materna solo a Bologna mancano 46 posti”. A rischio, spiegano i sindacati che hanno tenuto questa mattina una conferenza stampa nella sede della Cisl di Bologna, c’è “lo standard della scuola emiliano-romagnola, che nel 2015-2016 dovrà ospitare 7.890 alunni in più” dalla primaria alle superiori. “Se questi insegnanti non verranno assicurati ci sarà un aumento degli alunni per classe”, teme Raffaella Morsia della Cgil. “Siamo la regione dove la popolazione scolastica cresce di più e con le classi mediamente più numerose”, ricorda. Argomenti che il sindacato ha posto anche al direttore dell’Usr Stefano Versari, che “ha condiviso la nostra preoccupazione e si è impegnato a rappresentare le esigenze”. Per portare a casa i 3.600 insegnanti i sindacati contano sull’aiuto degli enti locali, a cominciare dalla Regione. “Abbiamo chiesto un incontro anche con l’assessore Bianchi- informa ancora Morsia- ma tutte le Istituzioni dell’Emilia-Romagna dovrebbero muoversi per garantire il diritto allo studio”. Quanto alla riforma della scuola, “ci vuole una riflessione ben più lunga con persone più competenti”, sostiene Antonio Bonfrisco della Gilda.