Notte blu, Reggio Sera vi svela i segreti del fungo di Iren

13 giugno 2015 | 09:48
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Viaggio nella centrale di Reggio Est che con i suoi 12 milioni di litri d’acqua rifornisce quest’area della città

REGGIO EMILIA – Eccola, la famosa acqua pubblica di cui tanto si discute in queste settimane nella nostra città. Ce ne sono ben 12 milioni di litri, dieci nelle vasche a terra e due in cima al fungo che sovrasta Via Einstein. Reggio Sera vi porta dentro la torre Iren di Via Einstein, nota come “Centrale idrica Reggio Est”, che ha le sembianze di un grande fungo.

Il suo cappello è il punto più alto della città (ben 55 metri). Per arrivarci bisogna percorrere 235 scalini che si inerpicano fino in cima. Tutt’intorno al gambo ci sono altre tre vasche semi-interrate di acqua prelevata dalle conoidi dell’Enza: un fiume speciale per l’Emilia che ha sempre cercato di tutelarlo nelle sue qualità ambientali.

L’acqua viene portata nella enorme vasca in cima al fungo da delle pompe. Dall’alto viene giù e si mischia insieme all’acqua che, tramite delle tubature, arriva dalle vasche a terra che contengono ben 10 milioni di litri di acqua. Questo serve per dare maggiore pressione all’acqua e farla arrivare in tutta la parte Est di Reggio.

Alla “Iren Reggio Est” c’è anche un vero e proprio museo dell’acquedottistica, con 190 pezzi che raccontano la storia della strumentazione utilizzata nel tempo per portare l’acqua nelle case e negli opifici; a fianco trova spazio un laboratorio didattico frequentato ogni anno da oltre un migliaio di alunni delle scuole della nostra provincia.

Al centro della struttura c’è un giardino ben curato, pronto ad ospitare una grande festa che si è tenuta ieri sera: la seconda edizione de “La Notte Blu” che ha permesso ai reggiani di vedere da dove arriva l’acqua che tutti i giorni bevono e con cui si lavano. Gli alpini preparano preparano il gnocco fritto, c’è un gelataio, alcune panchine e un palco per il dj set. Fuori, all’ingresso, la protesta dei Comitati per l’acqua pubblica che vorrebbero la totale pubblicizzazione di questo bene prezioso.