Infiltrazioni mafiose, Brescello: nominata la commissione

10 giugno 2015 | 18:43
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Infiltrazioni mafiose, Brescello: nominata la commissione

I membri sono andati oggi nel comune rivierasco a notificare il il provvedimento al sindaco Coffrini e nei prossimi giorni inizieranno i lavori. Il primo cittadino: “Massima collaborazione”

REGGIO EMILIA – E’ stata nominata oggi dal prefetto la commissione per effettuare l’accesso nel Comune di Brescello e prendere visione di tutta la documentazione dell’ente per valutare eventuali infiltrazioni mafiose. La richiesta è stata avanzata dal prefetto, sulla base di un’informativa dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, al ministero dell’Interno che ha autorizzato la nomina della commissione per procedere all’accesso.

La commissione, che è formata da Adriana Cogode, viceprefetto della prefettura reggiana, Giuseppe Zarcone, dirigente del servizio contabilità e gestione finanziaria della prefettura di Torino e dal capitano dei carabinieri, Dario Campanella, comandante della stazione di Castelnovo Monti, è andata oggi in Comune a Brescello per notificare il il provvedimento al sindaco Marcello Coffrini e nei prossimi giorni inizieranno i lavori.

La commissione è stata nominata anche su richiesta del vicepresidente della commissione antimafia, Claudio Fava, che aveva chiesto le dimissioni di Coffrini da sindaco di Brescello e una commissione d’accesso per valutare l’autonomia del Comune dalle ingerenze della criminalità organizzata. La richiesta era stata rafforzata da una lettera indirizzata al prefetto Raffaele Ruberto e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Si ricorderà che le polemiche erano nate perché Coffrini, parlando del boss Francesco Grande Aracri, che vive a Brescello, condannato in via definitiva per associazione mafiosa, aveva detto che è una persona “gentile, tranquilla ed educata”. Dopo quelle affermazioni è nato un caso politico.

Il sindaco Coffrini commenta così la notizia: “In data odierna è stata notificata al Comune di Brescello la nomina di Commissione di Indagine ai sensi dell’art.143, comma 2, Dlgs 267/2000. L’attività della Commissione si protrarrà per 3 mesi, rinnovabili una sola volta, per uguale periodo. Il sindaco, come già dichiarato più volte, in precedenza, accoglie favorevolmente l’iniziativa del prefetto di Reggio Emilia, in quanto idonea a chiarire definitivamente la posizione del sottoscritto e dell’amministrazione che rappresenta. Si assicura sin d’ora la più ampia collaborazione ai membri della Commissione”.