Il caso Rabitti scuote Sel, Milazzo e Montanini contro Bonforte

24 giugno 2015 | 15:16
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Il caso Rabitti scuote Sel, Milazzo e Montanini contro Bonforte

Dopo il vicesindaco Sassi, anche il circolo Berlinguere sconfessa il coordinatore provinciale: “Posizioni personali le sue su Fcr”

REGGIO EMILIA – “In merito alla posizione critica assunta da Michele Bonforte sulla nomina di Annalisa Rabitti quale presidente di Fcr siamo a precisare che trattasi di posizione personale”.

Sulla spaccatura profonda che oramai sta dividendo Sel, non solo a Reggio Emilia, ma in tutta la Regione, intervengono, relativamente alla nomina della Rabitti in Fcr, Graziano Montanini e Sebastiano Milazzo del circolo Berlinguer del partito che scrivono: “Il fatto stesso che Bonforte ammetta di non sapere “se la nomina di Annalisa Rabitti stia o meno nei parametri della legge Severino” rende impossibile comprendere le motivazioni del suo intervento al di fuori della ricerca ad ogni costo di pretesti per criticare l’attività della giunta comunale”.

Il coordinatore provinciale Bonforte era intervenuto sulla vicenda definendo la nomina di Annalisa Rabitti rientra in una logica “spartitoria solo ed esclusivamente in un ottica di ‘occupazione di spazi di potere’. Competenze e rispetto della normativa precipitano in secondo piano se tutto si giustifica con “la fiducia nella persona” con la quale il PD si fa scudo”. Di fatto Bonforte aveva sconfessato l’operato di Matteo Sassi, vicesindaco di Sel, che poche ore prima, in giunta, aveva dato il via libera alla delibera con la nomina della Rabitti che poi era stata portata in Consiglio.

Non a caso lo stesso vicesindaco era intervenuto per censurare l’atteggiamento del suo coordinatore sostenendo che “è una posizione del tutto personale, mai discussa all’interno degli organismi preposti”.

Sulla stessa linea Montanini e Milazzo: “In tutte le ultime assemblee provinciali di Sinistra Ecologia Libertà Reggio Emilia è stato ribadito, anche dallo stesso coordinatore Michele Bonforte, come i giudizi sull’attività amministrativa della città capoluogo debbano essere concordati tra i circoli cittadini e i rappresentanti nelle istituzioni, e non possano essere semplice frutto di una “strategia della tensione” atta a creare disaccordi col Partito Democratico”.

E concludono: “Noi, in qualità di componenti dell’assemblea provinciale ancor prima che come coordinatori del circolo cittadino, ribadiamo la totale fiducia e il nostro pieno sostegno al vice sindaco Matteo Sassi , e speriamo in futuro di non dover più commentare dichiarazioni non concordate da parte di singoli che non corrispondono al sentire dei nostri iscritti e dei nostri organi politici”.