Il Campovolo per vent’anni sarà del Comune

24 giugno 2015 | 20:59
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Il Campovolo per vent’anni sarà del Comune

Vecchi esulta: “Pagina di storia”. Ora l’arena spettacoli potrà diventare realtà. Lo scalo di Reggio punterà su voli privati e scuole

REGGIO EMILIA – Lo scalo di Parma e’ stato salvato all’ultimo minuto e vivra’ almeno altri due anni. E ora festeggia anche Reggio Emilia, che riavra’ il suo aeroporto. Ieri l’Enac ha ufficialmente approvato la richiesta di concessione totale ventennale dell’intero sedime demaniale aeroportuale alla societa’ Aeroporto di Reggio Emilia srl.

In particolare, e questo riguarda il progetto dell’Arena della musica, l’area per gli spettacoli “potra’ essere ulteriormente ampliata e attrezzata in modo da ospitare vari tipi di manifestazioni all’aperto”, con l’obiettivo di “creare le condizioni per la realizzazione, attraverso investimenti privati, di strutture in grado di ospitare grandi eventi”.

L’affidamento dell’area
L’istanza e’ stata presentata nei mesi scorsi dalla societa’ aeroportuale, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, per ottenere l’affidamento diretto dell’area dopo vari tentativi fatti negli ultimi 15 anni, anche da parte di gestori privati. La societa’ Aeroporto di Reggio ha ottenuto dunque la concessione che, “ampliando notevolmente l’area sotto il proprio diretto controllo – spiega il Comune in una nota – migliorera’ le prospettive reddituali, il livello dei servizi offerti, la manutenzione e la sicurezza dell’area, la quantita’ degli investimenti, le opportunita’ possibili, soprattutto per quanto riguarda l”area non operativa, la quale potra’ tornare a servizio della comunita’”.

Vecchi: “Una bella pagina di storia della nostra città”
Il sedime demaniale per l’aeroporto di Reggio Emilia e’ di circa 100 ettari, di cui due terzi area operativa e un terzo area non operativa, ai quali si aggiungono, non compresi dell”area aeroportuale, 75 ettari di bosco urbano. “Credo sia una bella pagina di storia della nostra citta’ – commenta in una nota il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – l’area aeroportuale e’ una realta’ con cui abbiamo sino ad ora convissuto, utilizzando un paradosso potremmo dire che sinora e’ stata ”nostra anche se non nostra”.

Dopo un confronto importante con Enac per la condivisione degli obiettivi e con l’impegno del vertice della societa’ Aeroporto e degli assessori Notari e Pratissoli, e’ stato raggiunto il risultato di restituire pienamente, nella forma e nella sostanza, l’aeroporto alla citta’”.

La concessione totale di affidamento diretto “introduce stabilita’ e chiarezza – continua il sindaco – grazie sia alla sua durata, sia alla definizione di contenuti e obiettivi”. L’accordo apre quindi “la strada alla possibilita’ di pianificare l’uso dell’area aeroportuale, in particolare l’area cosiddetta non operativa, che ha ampie potenzialita’ e potra’ ospitare eventi pubblici importanti con benefici sociali e del sistema economico, l’area operativa con le sue attivita’ e il bosco urbano, che affianca a sud e a est l”area aeroportuale”.

Quindi, afferma Vecchi, “tutte le potenzialita’ d’ora in poi potranno essere valorizzate al meglio, nell’interesse pubblico. E cio’ avviene grazie anche al percorso, concluso con successo, di risanamento della societa’ Aeroporto, che si pone quale interlocutore per la gestione dell’area”. La novita’ e’ stata presentata oggi in conferenza stampa a Reggio Emilia. Federico Spattini, presidente della societa’ Aeroporto, ha illustrato in dettaglio la concessione e il programma degli interventi, sottolineando “la stabilita’ e la solidita’” del progetto.

Il bosco urbano sarà arricchito
Reggio Emilia, segnala Spattini, e’ stata la prima citta’ italiana ad accedere alla concessione con il nuovo Regolamento per affidamento aeroporti di Enac. L’assessore comunale al Bilancio, Francesco Notari, sottolinea la “totale autonomia finanziaria” e i conti in ordine della societa’ Aeroporto, controllata al 90% da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Reggio Emilia. L’assessore al Territorio, Alex Pratissoli, parla invece di “azioni e investimenti ora finalmente programmabili, anche sotto il profilo ambientale. Il Bosco urbano sara’ arricchito con la piantumazione di 2.000 nuovi alberi e rafforzera’ la sua valenza di polmone verde della citta’”.

I progetti: voli privati, scuole di volo e paracadutismo
Voli privati, scuole di volo e paracadutismo, manutenzione, lavoro aereo. Sono queste le attivita’ su cui punta il rinato aeroporto di Reggio Emilia. Il piano di sviluppo dello scalo e’ diviso in due fasi e si appoggia (anche) sulla sub-concessione di aree non operative da affidare “entro l’anno”, con gare pubbliche, per funzioni “legate al presidio, alla manutenzione e alla gestione degli spazi, nonche’ all’insediamento di manifestazioni ed eventi di interesse pubblico”.

In questo modo, la societa’ conta di recuperare risorse che rendano il progetto piu’ sostenibile e solido dal punto di vista economico-finanziario. La prima fase del Piano di sviluppo aeroportuale prevede “interventi di ampliamento e consolidamento delle varie attivita’ connesse all”aviazione generale, a cui associare i servizi di rimessaggio e riparazione, indirizzati soprattutto al traffico leggero”, come ad esempio gli aerotaxi.

L’obiettivo e’ fare dello scalo di Reggio Emilia, prima di tutto, una “base per l’aviazione generale” e un centro di “attivita’ consolidate” come “l’officina per le manutenzioni ordinarie e straordinarie aeronautiche”, ma si punta anche su “scuole di volo e di paracadutismo”. Inoltre, l’aeroporto reggiano puo” creare “opportunita’ per la crescita economica e industriale del territorio, derivate dalla disponibilita’ di utilizzare una modalita’ di trasporto moderna e integrata in rete con altre vie di comunicazione”. Lo scalo di Reggio potrebbe poi ospitare “manifestazioni sportive varie e affini alle attivita” aeronautiche”, diventare “sede dell’Aeroclub di Reggio Emilia” e quartier generale di “societa’, enti e imprese per attivita’ connesse all’aviazione civile”.

Nella prima fase di sviluppo dell’aeroporto di Reggio, inoltre, “sono previsti interventi per il controllo degli accessi e il miglioramento complessivo della sicurezza nell’area, il potenziamento e riqualificazione degli hangar-deposito e in generale delle strutture esistenti”. Nella seconda fase, invece, si puntera’ a “diminuire e razionalizzare le interferenze” negli accessi tra i passeggeri dell’aeroporto e gli spettatori di eventi e manifestazioni, ad esempio “creando accessi indipendenti”.

Inoltre, sono previsti interventi “per la rifunzionalizzazione dell’ingresso principale, la realizzazione di una nuova cabina elettrica, la realizzazione di due nuovi hangar da destinare a operatori aeronautici, la delocalizzazione e ricollocazione dell”area operativa paracadutisti”.

L’area spettacoli
L’area per gli spettacoli “potra’ essere ulteriormente ampliata e attrezzata in modo da ospitare vari tipi di manifestazioni all’aperto”, con l’obiettivo di “creare le condizioni per la realizzazione, attraverso investimenti privati, di strutture in grado di ospitare grandi eventi”. All’esterno dell’aeroporto, nell’area a sud della zona operativa, il Comune ha in programma di ampliare il bosco urbano con oltre 2.000 nuovi alberi, collegando cosi’ il primo tratto con quello realizzato nel 2012 (in totale si parla di quasi 39 ettari).

Per quanto riguarda le aree private (36 ettari di zona agricola), il Comune tentera’ invece di “attivare sinergie” con i proprietari e gestori dei terreni, per “concordare modalita’ di coltivazione compatibili con la tutela ambientale e il contesto periurbano e per attuare alcuni interventi di miglioramento del paesaggio agricolo, rinforzando le matrici strutturali esistenti”.