Gaida, aggredito nel garage: fermati tre giovani

10 giugno 2015 | 13:34
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Gaida, aggredito nel garage: fermati tre giovani

Armati di pistola e nastro da imballaggio hanno picchiato un 35enne reggiano intento a riparare l’auto

REGGIO EMILIA – Tre bresciani sono stati fermati con l’accusa di minacce e lesioni aggravate nei confronti di un 35enne reggiano che è stato aggredito ieri sera, verso le 22, mentre stava riparando la macchina nel garage della sua abitazione di Gaida. Mentre l’uomo era intento nel suo lavoro, due giovani sono entrati: uno impugnava una pistola di piccolo calibro e gli ha detto di stare fermo mentre il complice ha cercato di immobilizzarlo utilizzando nastro adesivo per imballaggi.

La reazione della vittima ha portato all’intervento di un terzo complice che, approfittando della ridotta capacità di difesa del 35enne reggiano, gli ha sferrato un calcio sulla spalla lasciando l’impronta della scarpa ben evidente sulla maglietta. L’ulteriore reazione della vittima ha indotto i tre ragazzi a fuggire. Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri che hanno mandato sul posto i militari del Nucleo Radiomobile della compagnia di Reggio Emilia che, raccolta la descrizione dei tre aggressori, l’hanno passata alle altre pattuglie giunte in supporto.

Un equipaggio della stazione di Sant’Ilario d’Enza, poco lontano, ha fermato un’auto con a bordo tre giovani, tra cui un minorenne, corrispondenti per caratteristiche fisiche e abbigliamento indossato ai 3 aggressori. A loro carico sono stati acquisiti importanti elementi di responsabilità come la certa identificazione per due dei tre aggressori da parte della vittima e la perfetta corrispondenza tra la piante della scarpa indossata dal minorenne con l’orma lasciata impressa sula maglietta della vittima presa a calci.

I tre, che poi sono stati liberati in attesa di acquisire ulteriori elementi a loro carico, sono accusati di minaccia e lesioni aggravate nell’ipotesi, all’attento vaglio dei carabinieri, che possano aver agito a scopo di rapina. I tre bresciani, che si trovano a Reggio Emilia per motivi di lavoro, tutti incensurati hanno respinto le accuse. Il sopralluogo eseguito lungo la via di fuga dei malviventi ha permesso di accertare l’apertura di un varco nella parte della recinzione che dà sul retro della casa e di recuperare a terra due rotoli  di nastro adesivo per imballaggi, un cutter ed una busta con un martello e una tenaglia, tutto sequestrato.

Il 35enne reggiano, ricorso alle cure mediche, è stato giudicato guaribile in 10 giorni per vari traumi ed escoriazioni in tutte le parti del corpo. Solo qualche mese fa a Reggio Emilia un’analoga rapina all’interno di un garage era stata compiuta ai danni di due giovani reggiani: in quel caso ad agire erano sempre tre ragazzi armati di pistola e con volto scoperto. I carabinieri al riguardo stanno cercando di capire se tra i due episodi vi siano elementi di riscontro.