Scuola, stasera il flash mob davanti al provveditorato

5 giugno 2015 | 12:38
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Scuola, stasera il flash mob davanti al provveditorato

La manifestazione, venerdì, dalle 21 alle 22,30, attraversera’ sette piazze della citta’ con arrivo in corso Garibaldi dove ha sede l’ufficio scolastico provinciale

REGGIO EMILIA – Da Piacenza a Rimini i sindacati della scuola tornano a protestare contro la riforma del governo Renzi. Lo fanno con due iniziative, lanciate a livello nazionale, a cui aderiscono anche le citta” emiliano-romagnole. La prima e’ in programma dopodomani a Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Modena, Ferrara, Forli’ e Rimini in una fiaccolata notturna.

A questa iniziativa pubblica seguira’ lo sciopero “breve” degli scrutini. Fa eccezione Bologna in cui le cinque sigle del comparto (Flc -gil, Cisl e Uil Scuola, Snals e Gilda) hanno optato per una forma ancora piu’ ”spinta” di protesta. Sotto le due torri dal 7 al 13 giugno si svolgera’ infatti un presidio 24 ore su 24 davanti all’Ufficio scolastico regionale con sciopero della fame “a staffetta” dei manifestanti.

Un capitolo a parte riguarda invece lo sciopero degli scrutini, che sara’ effettuato in base al calendario stabilito dalle singole scuole. In questo caso, ogni docente potra’ scioperare nella prima ora di attivita’ programmata relativa agli scrutini di ciascuna delle classi che lo riguardano (sono esclusi gli scrutini per le classi di terza media e quinta superiore che devono sostenere gli esami finali).

Lo sciopero della prima ora e’ previsto dalle organizzazioni sindacali per i primi due giorni del calendario degli scrutini definito dalle scuole. Il personale Ata, gli educatori, chi lavora nei servizi per l”infanzia, invece e’ chiamato ad incrociare le braccia per un’ora in ciascuna su due giornate. “Lo scopo – spiega il segretario della Flc Scuola di Reggio Emilia Roberto Bussetti – non e’ chiaramente quello di far perdere l’anno scolastico ai ragazzi, ma di mandare un segnale forte al governo della contrarieta’ alla riforma che dovrebbe essere approvata a meta’ giugno”.

L’obiettivo, prosegue Bussetti, “e’ ritardare gli scrutini di almeno due giorni: un risultato che non si e’ mai raggiunto prima in Italia”. Il primo appuntamento di mobilitazione sindacale a Reggio e’ previsto per stasera, dalle 21 alle 22.30. Si tratta di un “flash mob” organizzato in forma unitaria dalle organizzazioni sindacali che attraversera’ sette piazze della citta’ con arrivo in corso Garibaldi dove ha sede l’ufficio scolastico provinciale. Sono invitati a partecipare anche cittadini e studenti, a cui si chiede di indossare una camicia bianca e di portare una torcia, per “fare luce sulla scuola”.

In ombra restano invece i numeri dell’adesione alle due manifestazioni che potenzialmente, a Reggio Emilia, coinvolgono i 2.100 iscritti alla Flc e i 4.000 della neonata Cisl Emilia centrale, a cui vanno aggiunti anche i lavoratori delle altre organizzazioni. A ribadire i motivi del dissenso dei sindacati e’ Monica Leonardi, della segreteria della Cisl Scuola Emilia centrale, che sottolinea in particolare le criticita’ delle assunzioni dei docenti, soprattutto di “seconda fascia”, la mancanza di veri investimenti nel sistema scolastico, il ruolo dei presidi che “doveva essere materia di contrattazione sindacale” e la mancanza di dialogo con i rappresentanti dei lavoratori.

“Le riforme camminano con le proprie gambe se si fanno con le persone, se vengono calate dall’alto sulla testa degli operatori, diventano delle cattive riforme a cui ci opponiamo”. Bussetti aggiunge e chiude: “La protesta continua, e il fatto che sia condivisa dalla maggior parte degli operatori dimostra che chi ha scritto questa legge di ”scuola pratica” si intende davvero poco” (Fonte Dire).