Museo Cervi, fare teatro per resistere

24 giugno 2015 | 17:33
Share0
Museo Cervi, fare teatro per resistere

Presentata la quattordicesima edizione del festival Teatrale di Resistenza che porterà in scena, dal 7 al 25 luglio, al Museo Cervi di Gattatico sette compagnie di rilievo nazionale

REGGIO EMILIA – Giunge alla sua quattordicesima edizione il Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo che anche quest’anno porterà in scena, dal 7 al 25 luglio, al Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), sette compagnie di rilievo nazionale individuate sulla base del bando di concorso uscito a marzo.

Il festival, ideato e promosso da Istituto Alcide Cervi e Boorea è stato presentato questa mattina in conferenza stampa, alla sede di Boorea, alla presenza di Stefano Campani, per Boorea, Rossella Cantoni, Presidente Istituto Alcide Cervi e Paola Varesi, responsabile del Festival per il Museo Cervi.

Sette le compagnie di rilievo nazionale che parteciperanno al Festival, individuate sulla base del Bando di Concorso: Roberta Biagiarelli, Nutrimenti Terrestri, ILoveYouSubito, Carmine Borrino, Rossella Dassu/Alessandro Lay, Savino Paparella/Matteo Bacchini, Compagnia ZiBa. La cerimonia di Premiazione si svolgerà il 25 luglio in concomitanza con la Serata della Storica Pastasciutta Antifascista.

Il Festival è ideato e promosso dall’Istituto Alcide Cervi e da Cooperativa Boorea, con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del  Comune di Reggio Emilia e Comune di Parma, della Provincia di Reggio Emilia e di Parma, dei Comuni di Gattatico, Campegine, Sant’Ilario d’Enza, Castelnovo di Sotto, Fontanellato, Poviglio, in collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Festival ErmoColle, Festival Teatro Civile  della Val d’Enza, Quinta Parete, Teatro del Cerchio, Teatro MaMiMO, Arci Parma, Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa, Associazione Culturale Dai CampiRossi.

Quattordici edizioni hanno fatto del festival un punto di riferimento a livello nazionale per il teatro che vuole misurarsi con le questioni che attraversano la contemporaneità, che interessano la vita individuale e collettiva delle donne e degli uomini, dei giovani, e che guardano alle contraddizioni del nostro tempo. Progetto e non solo rassegna, il festival anche quest’anno vuole essere spazio di conoscenza e di rinnovo della memoria, di rappresentazione della complessità del presente, ma anche di confronto e di intervento, di partecipazione in un momento di indebolimento del senso di appartenenza e del collettivo.

Gli spettacoli selezionati porteranno in scena le resistenze di oggi e uno spaccato della società contemporanea come esito di percorsi di ricerca e di inchiesta, come stimolo alla riflessione e alla presa di coscienza. Un ruolo importante lo ha la Storia, con l’attenzione ai conflitti che hanno attraversato il ‘900 e a quanto ancora segnano il nostro tempo.

La collocazione del Festival, negli spazi esterni della casa contadina abitata dalla famiglia Cervi, oggi moderno Museo di Storia contemporanea, contribuisce a sua volta a determinarne i temi ricorrenti. Elemento unificante degli spettacoli è lo stimolo che intendono portare, sensibilizzando alla riflessione ma anche all’azione come presa di posizione.

Il programma
Ad inaugurare questa edizione, martedì 7 luglio, alle 21.30, nel 55° Anniversario dei Caduti di Reggio Emilia, sarà Roberta Biagiarelli con “Figlie dell’epoca. Storia di (alcune) donne della grande guerra”, drammaturgia di Simona Gonella, advisor storico Gemma Bigi, che nell’anno del Centenario della prima guerra mondiale propone una visione del conflitto attraverso gli occhi delle donne. Facendosi ponte tra le donne di ieri e quelle di oggi, l’attrice dà voce alle ‘figlie di quell’epoca’ e della sua, creando un cosmo popolato da donne con biografie esemplari dentro al flusso della Storia.

Sabato 11 luglio, alle 21.30, si prosegue con “Contrada Acquaviola n.1” di Nutrimenti Terrestri, di Simone Corso, anche in scena insieme ad Antonio Alveario, regia Roberto Bonaventura. Lo spettacolo nasce dall’urgenza di denunciare l’immobilità di una realtà socio-ambientale difficile, nel rapporto padre-figlio condizionato dalla presenza della raffineria di Milazzo, un mostro ambientale nel cuore del paese, presenza che si infila nelle coscienze di chi vi vive intorno.

Domenica 12 luglio, alle 21.30, la Compagnia I Love You Subito presenta “Lapins”, di Alessandro Timpano, con Gianluca Follo, Francesco Modugno, Andrea Rinaldi, Elena Scalet, Alberto Zambelli, regia Gipo Gurrado. La storia, ironica e surreale, si svolge nei piani alti della Told Business Care, agenzia pubblicitaria newyorkese, mette in scena le conseguenze che il mito della produttività a tutti i costi può portare nel lavoro e nella vita delle persone.

Martedì 14 luglio, alle 21.30, Carmine Borrino in “Francischiello. Un Amleto Re di Napoli”, musiche di Lino Cannavacciuolo, porta in scena due personaggi apparentemente lontani ma sorprendentemente vicini, Francischiello, l’ultimo re di Napoli Francesco II di Borbone, e Amleto, principe di Danimarca, sovrapposti in un racconto teatrale che in realtà guarda e riflette sull’Italia contemporanea.

Giovedì 16 luglio, ore 21.30, si prosegue con “Joyce. Vita di Joyce Salvadori Lussu” di e con Rossella Dassu, regia e collaborazione drammaturgica di Alessandro Lay. Il monologo ripercorre i momenti salienti della biografia di Joyce Lussu, scrittrice, donna, madre, ambientalista e antimilitarista, a partire dalle persecuzioni nazifasciste a Parigi per arrivare alle soglie della contemporaneità, passando all’incontro con Emilio Lussu, con cui condividerà la militanza antifascista.

Della vita di Antonio Cieri, ferroviere, anarchico, antifascista, morto su una collina spagnola in un giorno di aprile, racconta “Al Forestér. Vita accidentale di un anarchico”, di Matteo Bacchini, diretto ed interpretato da Savino Paparella, in scena sabato 18 luglio, alle 21.30. Antonio Cieri ha partecipato a eventi nodali della storia: i moti di Ancona, le Barricate di Parma del 1922, l’esilio in Francia e la guerra di Spagna, sempre dalla parte sbagliata, dalla parte degli sconfitti. La storia di come un ragazzo diventa uomo, e di come un uomo diventa libero.

Martedì 21 luglio, alle 21.30, la Compagnia ZiBa presenta “La Tana” scrittura collettiva di Laura Belli, Lorenzo Torracchi e Marco Cupellari, regia di Marco Cupellari. Un’allegoria grottesca e tragicomica di un atteggiamento oggi dilagante: l’inazione, l’ignavia, l’indifferenza e lo spegnimento della coscienza in favore di una serenità narcotizzata, uno strano individualismo che ci porta a pensare a ciò che succede al di fuori del nostro salotto, della nostra tana, non ci riguardi.

La Cerimonia di Premiazione quest’anno coinciderà con la rievocazione della Serata della Storica Pastasciutta, il 25 luglio, alle 21.30, in cui sarà assegnato il “Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2015” alla Compagnia vincitrice del Festival, l’Assegnazione del Secondo Premio alla Compagnia seconda classificata e l’Assegnazione del Premio del Pubblico. A seguire, alle 22.30, Massimo Zamboni con “Breviario Partigiano”, con la partecipazione di Angela Baraldi.

Festivaleventi
Il cartellone del Festival presenta anche quest’anno alcuni eventi di approfondimento, spunto per nuove incursioni nel teatro contemporaneo e di impegno civile, riflessione su progetti teatrali in corso, alla capacità del teatro di indagare la storia, di promuovere ricerca e di raccontare il tempo presente nelle sue complessità.
Domenica 12 luglio, alle 19, il Teatro delle Ariette nell’incontro “Territori da cucire: quando il teatro diventa progetto culturale” racconterà del progetto che sta conducendo a tappe nel Comune di Valsamoggia (Bologna).
Martedì 14 luglio, alle 19, si svolgerà l’incontro “Appunti di regia: per una storia de L’Istruttoria”, incontro con il regista Gigi Dall’Aglio e tutti gli attori dello spettacolo ‘cult’ di Fondazione Teatro Due rappresentato ininterrottamente dal 1984. Interviene Iefte Manzotti.
Sabato 18 luglio, alle 19, il Teatro Sociale di Gualtieri insieme alla Fondazione Antonio Ligabue racconteranno del Progetto Ligabue, progetto in tre stadi per raccontare la vita dell’artista, il suo rapporto con i luoghi e il percorso di creazione artistica, ma anche di come si costruisce un progetto teatrale per e con il proprio territorio.
Martedì 21 luglio, alle 19, si svolgerà “L’ARVISÈRIA. Atlante delle lettere dal carcere di Serena Pergetti”, reading itinerante nelle stanze del Museo Cervi, di e con Pierluigi Tedeschi e Cinzia Pietribiasi, che metterà in atto la sinergia tra Teatro, Storia e Museo come spazio scenico.

Festivaleterritori
Il TeatroCivile Tour a partire da questa edizione, con il coinvolgimento di cinque Comuni del territorio reggiano, rappresenta un’occasione per dare vita a quel teatro diffuso sul territorio che è uno degli obiettivi del Festival, attraverso la contaminazione di teatro civile e di temi, spettacoli e pubblici. Riconfermate alcune storiche collaborazioni come quella con il Palio Poetico Musicale Ermo Colle che seleziona progetti e spettacoli che partecipano alla selezione del Festival di Resistenza. Attiva è anche la collaborazione con il Teatro del Cerchio che quest’anno, nell’ambito della seconda edizione della rassegna estiva Spazi d’Ozio, ospita un’anteprima del Festival (29 giugno) con lo spettacolo di Antonella Questa “Vecchia sarai tu!”, vincitore della 11^ edizione del Festival di Resistenza. Altrettanto consolidate le collaborazioni con la rassegna estiva di teatro e dibattiti Fino al Cuore della Rivolta che si svolge a Fosdinovo ad agosto e con le attività estive della Compagnia Quinta Parete e con la rassegna Teatro Civile in Val d’Enza che quest’anno già a marzo ha debuttato con una serie di appuntamenti dedicati al Centenario della Grande Guerra.

Festivalmostra
Quarta edizione per la mostra “Il Teatro attraverso le locandine: uno spaccato di Storia”, evento espositivo che intende restituire con locandine e manifesti delle compagnie uno spaccato del teatro contemporaneo, dei suoi temi, delle scelte grafiche e comunicative, delle immagini individuate per avviare il contatto con il pubblico.

Festivalprimaedopo
Il Festival di Resistenza ha nell’intrattenimento e nelle festa una delle sue ragioni fondamentali. Questo perché il teatro ha sempre rappresentato, nelle campagne e per i contadini, una forma di incontro oltre che di conoscenza e di riflessione. Ne è un esempio il ‘teatro di stalla’ che con la messinscena di testi della tradizione orale recitati da contadini, braccianti, piccoli artigiani, costituiva di fatto anche un momento di incontro e socializzazione. Il Festival di Resistenza guarda a quella tradizione e, come già nelle precedenti edizioni, intende tenere alti i valori dell’accoglienza e dell’intrattenimento anche attraverso l’incontro con alcuni aspetti della cucina tipica del territorio. E’ in questa ottica che ogni serata terminerà con una degustazione di prodotti tipici del territorio, quest’anno a cura di Aziende del Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa.

Il Progetto del Festival è a cura di Paola Varesi, Stefano Campani, Mariangela Dosi, Raffaella Ilari e con la collaborazione di William Bigi. La Giuria è composta da: Lorenzo Belardinelli, Alessandra Belledi, Gigi Dall’Aglio, Jefte Manzotti, Giuseppe Romanetti, Patrizia Tamassia e un rappresentante dell’Istituto Cervi.

L’ingresso agli spettacoli è a offerta libera. Il Museo rimane aperto durante le serate di spettacolo. Nelle serate del Festival è aperto il servizio bar e ristorante al caffè del Museo dalle 19 alle 24. Su prenotazione è disponibile anche un servizio di ristorazione con specialità del territorio. Per prenotare +39.347.3743765.

Informazioni e prenotazioni – Museo Cervi, via Fratelli Cervi 9 – Gattatico (Reggio Emilia), Tel.0522.678356 – Fax 0522.477491 info@istitutocervi.it – www.istitutocervi.it.