Fcr, bufera sulla nomina della Rabitti

19 giugno 2015 | 19:36
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Fcr, bufera sulla nomina della Rabitti

Il consigliere Bellentani (lista Magenta): “Scelta illegittima secondo il decreto anticorruzione del Governo Monti”

REGGIO EMILIA –  La nomina di Annalisa Rabitti, nominata dal sindaco Luca Vecchi presidente delle Farmacie comunali di Reggio Emilia sarebbe illegittima ai sensi del decreto anticorruzione predisposto dal Governo Monti. All’articolo 7 del provvedimento si specifica infatti che non è possibile, per due anni dal mandato di consigliere comunale, essere nominati in enti controllati dall’amministrazione, e che il conferimento di questi incarichi è sanzionato con la nullità (forma più grave di violazione amministrativa), con previsione di responsabilità per gli amministratori coinvolti davanti alla Corte dei Conti. Infine che le violazioni alla norma sono soggette al controllo del funzionario Anticorruzione e dell’Anac. Lo sostiene il consigliere della lista Magenta, Cesare Bellentani.

Bellentani “pur con tutta la stima personale che ho per la dottoressa Annalisa Rabitti, la cui professionalità e senso delle Istituzioni ho avuto modo di apprezzare sia come consigliera sia come presidente della commissione consiliare terza” si vede “costretto” a presentare un ordine del giorno urgente sulla questione già nel prossimo Consiglio comunale di lunedì. Parla di “illecita nomina fatta solo sulla base di una disattenzione e mancanza di conoscenza del dettato della legge, risulterebbe infatti difficile, a maggior ragione in un Consiglio comunale che sin dall’insediamento si è posto il tema della legalità sopra ogni altro”. Tuttavia non si può “tacere tale episodio le cui conseguenze, in caso di negligenza, sarebbero veramente portatori di esiti imprevedibili”.

Il documento di Bellentani, in particolare, invita il Consiglio ad “esprimere un indirizzo all’amministrazione di censura della condotta del sindaco e della giunta sull’incarico alla dottoressa Rabitti” e a “chiedere l”intervento urgente del funzionario interno all’amministrazione preposto alle verifiche anticorruzione”. Infine l’odg chiede di inviare una segnalazione del “caso Fcr” all’Autorità nazionale anticorruzione.