Caso Garda, chiesto rinvio a giudizio per vertici di Coopsette

6 giugno 2015 | 08:43
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Caso Garda, chiesto rinvio a giudizio per vertici di Coopsette

Fra i venti indagati ci sono il presidente Fabrizio Davoli e Rubens Burani e Donato Fontanesi, procuratore speciale e legale rappresentante della coop

REGGIO EMILIA – La procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per i venti indagati nella vicenda dei presunti abusi edilizi nella frazione di Tremosine di Campione del Garda dove Coopsette sta costruendo il resort posto poi sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Il 6 luglio appunto, il gup sarà chiamato a pronunciarsi sulla richiesta. Le ipotesi di reato, contestate a vario titolo, sono di lottizzazione abusiva e di abuso d’ufficio nella ricostruzione del borgo di Campione.

La richiesta di rinvio a giudizio coinvolge tutte le persone coinvolte a vario titolo nel varo del piano particolareggiato approvato nel 2005 e nella variante urbanistica targata 2010. Fra questi gli ex sindaci Diego Ardigò e Francesco Briarava, l’ex assessore Gian Andrea Arrighini, i presidenti della società costruttrice Coopsette, Fabrizio Davoli, e della società Campione del Garda Fabrizio Vezzani, nonché l’architetto Mauro Salvadori, redattore del piano urbanistico. E ancora è stato chiesto il rinvio a giudizio di Rubens Burani e Donato Fontanesi, procuratore speciale e legale rappresentante di Coopsette.

Le altre persone coinvolte nella vicenda giudiziaria  sono gli ex consiglieri di minoranza e maggioranza Alberto Fezzardi, Bortolo Faustini, Stefano Morandi, Eleonora Dalò, Renato Cozzaglio, Costante Rossi, Giampietro Zanetti, Beppino Girardi, Giacomo Marco Perini, Katia Roncetti, Costante Facchini e Marco Delaini.L.SCA.

Tutto è cominciato nell’estate 2013, quando la Guardia di finanza ha messo sotto sequestro mezza Campione. A partire dalla cittadella della vela e dal complesso residenziale costruito da Coopsette, la coop di Castelnovo Sotto impegnata dal 2006 nella riqualificazione in chiave turistica della frazione. I “sigilli” con il tempo si sono allentati, ma restano ancora sotto l’egida giudiziaria diversi immobili. A dare un’altra spallata alle aspettative turistiche di Campione è arrivata la frana che da novembre tiene in ostaggio la frazione a lago.