Acqua pubblica, la Cassa depositi e prestiti si sfila

17 giugno 2015 | 08:41
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Acqua pubblica, la Cassa depositi e prestiti si sfila

Troppe criticità nel piano di ripublicizzazione dell’acqua di Agenia: ora si passa al piano B

REGGIO EMILIA – La Cassa depositi e prestiti ha trovato troppe criticità nel progetto di ripubblicizzazione dell’acqua e ha deciso di sfilarsi. Lo riporta la Gazzetta di Reggio relativamente al piano che, in realtà, era già stato bocciato nei giorni scorsi dalla direzione provinciale del Pd e dai sindaci.

Questo lascia in campo, di fatto, solo il piano B, ovvero quello della società mista pubblico-privata. I sindaci entro due settimane dovranno presentare all’assemblea in programma in Provincia la bozza di un’alternativa su cui lavorare. Alcune anticipazioni su questo piano si potrebbero avere già venerdì, quando proprio sull’acqua pubblica è in programma una commissione consiliare alla quale dovrebbe partecipare anche un rappresentante del comitato.

I tavoli di lavoro sono due. In Comune quello guidato dal sindaco, Luca Vecchi, insieme al vicesindaco, Matteo Sassi, e agli assessori Mirko Tutino e Francesco Notari. Proprio Tutino e Notari relazioneranno ai consiglieri in commissione. A livello provinciale, invece, quello composto dal segretario provinciale Pd, Andrea Costa, Tania Tellini (sindaco di Cadelbosco di Sopra e responsabile Ambiente e territorio), Emanuele Cavallaro (sindaco di Rubiera e responsabile Comunicazione) e Alessio Mammi, sindaco di Scandiano.

Quest’ultimo dovrà verificare eventuali impedimenti normativi, soprattutto relativamente a quando disposto dalla legge di Stabilità.