Acqua pubblica, il Comitato: “Rifiuto Pd incomprensibile”

15 giugno 2015 | 08:16
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Acqua pubblica, il Comitato: “Rifiuto Pd incomprensibile”

Presidio dei referendari oggi sotto il Comune in concomitanza del consiglio: “Motivazioni basate su valutazioni economiche infondate”

REGGIO EMILIA – Il Comitato per l’Acqua Pubblica ribadisce “la necessità di compiere scelte politiche lungimiranti su questi temi, e di assumersene la responsabilità, e richiede con forza un confronto aperto, trasparente, democratico e basato su dati oggettivi e verificabili”.

Scrivono i referendari: “Dopo quattro anni di lavoro e trattative in cui si è ribadita più volte la volontà di riportare la gestione dell’acqua in forma pubblica e partecipata, in pochissimi giorni la direzione provinciale del Pd ha compiuto una vera e propria inversione di rotta in una riunione a porte chiuse e senza alcun coinvolgimento della cittadinanza. Le motivazioni sono basate su valutazioni economiche infondate e che non tengono in nessuno conto gli studi di fattibilità fatti in questi anni”.

E aggiungono: “Nonostante lo scarso preavviso, centinaia di cittadini si sono riuniti ieri intorno alle bandiere dell’acqua pubblica, in alcune piazze e vie della città, per porre la situazione all’attenzione della cittadinanza. Di fronte alla richiesta di un confronto pubblico ed aperto sul tema, il comune ha di nuovo risposto con pretesti di natura meramente burocratica, con cui ha impedito il diritto costituzionale alla libera manifestazione della volontà e dell’opinione della cittadinanza nella forma di un presidio permanente presso il comune previsto per questi giorni di mobilitazione”.

Oggi presidio a partire dalle 16 in poi in piazza Prampolini sotto al comune in concomitanza del consiglio comunale.