Unieco, Casoli: “Sono pronto a lasciare per il bene della coop”

15 maggio 2015 | 13:10
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Congelata la newco con Coopsette a cui conferire le attività edili, nominato un direttore generale e azzerate le tre divisioni

REGGIO EMILIA – “Se si verificasse un’ipotesi del rinnovo del Cda io sarei pronto a lasciare. Soprattutto se questo servisse per dare unità alla cooperativa che per me, che ci lavoro da 38 anni, è la cosa più importante dopo la famiglia. Se devo fare un passo indietro per favorire l’unità sono disposto a farlo”.

Mauro Casoli, presidente di Unieco, lo ha detto stamattina nel corso di una conferenza stampa in cui ha presentato il piano industriale per il 2015 della coop. Di fianco a lui c’erano Andrea Volta, presidente di Legacoop Emilia Ovest e Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna. Dall’incontro è emerso che l’idea di costituire una newco con Coospette è stata congelata dopo che l’assemblea dei soci, su questo punto, si è spaccata in due sabato scorso.

Fra le novità emerse la nomina di un direttore generale, Antonio Barile, l’uomo delle banche, che fra 15 giorni dovrà presentare la sua squadra al Cda e che già da un anno è in azienda per preparare il piano industriale da presentare le banche e il conseguente  azzeramento delle tre divisioni che stavano sotto la presidenza.

I numeri
Casoli ha detto che non è ancora in grado di dare i risultati del 2014, anche se ha detto “che sicuramente ci sarà una perdita” (nel 2013 fu di 60 milioni di euro, ndr). Ma ha aggiunto: “Il patrimonio rimane comunque capiente”. Nel 2013 ha detto che Unieco ha acquisito 11 milioni di lavori, nel 2014 134 milioni, nel 2015 a fine aprile (primo quadrimestre) già 130 milioni.

I costi della struttura e del personale ammontavano nel 2012 a 47 milioni, nel 2014 a 30 milioni. Ma “nel 2015 scenderemo a 25 milioni”, ha assicurato il presidente. Che ha aggiunto: “Negli ultimi due anni abbiamo ridotto a 452 lavoratori l’organico, senza licenziamenti né collettivi né incentivati. Oggi utilizziamo ancora contratti di solidarietà e ammortizzatori sociali per garantire il posto di lavoro”. Casoli ha parlato anche di esuberi sostenendo che, attualmente, sono 120.

Le opere
Il presidente ha annunciato che domani Unieco inaugurerà la Tem, la tangenziale est di Milano, che confluirà nella Bre-Be-Mi raccordandola con il centro di Milano e ha aggiunto che la coop negli ultimi mesi ha realizzato il ponte e il parcheggio dell’Expo di Milano e il termovalorizzatore di Torino. Ma anche detto che il clima di grande incertezza che deriva dal concordato li penalizza e si è augurato che ci siano in futuro degli alleggerimenti dei vincoli per consentire alle aziende di operare meglio anche in queste situazioni.

Ha detto a questo proposito Casoli: “Oggi un clima di grande incertezza penalizza l’operatività di impresa e la lucidità nel valutare le cose. Siamo una cooperativa, dobbiamo garantire il lavoro dei nostri soci-lavoratori da una parte e la redditività dall’altra”.

Il congelamento della newco con Coopsette
Poi ha spiegato i motivi del congelamento della newco con Coopsette. Ha detto: “Nell’assemblea di sabato scorso i soci si sono divisi. Non era possibile pensare di sostenere l’integrazione con Coopsette in questa situazione. Non ci sono le condizioni per andare avanti, dunque l’ipotesi newco con Coopsette è stata congelata”. Quindi la coop andrà avanti da sola ed entro l’estate ci sarà il piano industriale da presentare alle banche che è stato preparato da Antonio Barile, quello che dovrebbe diventare il nuovo direttore generale.