Scandiano, danni a scuola e scritte pro Isis: ex studenti arrestati

25 maggio 2015 | 09:51
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Scandiano, danni a scuola e scritte pro Isis: ex studenti arrestati

E’ successo al Gobetti. In manette un 20enne e un 18enne, denunciato un minore. Volevano vendicarsi del preside e degli insegnanti troppo severi

SCANDIANO (Reggio Emilia) – Atti vandalici in una scuola con finte rivendicazioni dell’Isis con la scritta, su una lavagna, “Isis tra di noi, ripasseremo”. E’ successo all’istituto tecnico Pietro Gobetti di Scandiano, nella notte tra venerdì e sabato.

Sabato mattina i bidelli, aprendo la scuola, si sono trovati davanti vetri rotti, benzina sul pavimento, un accendino abbandonato a terra e una lavagna con scritte che inneggiavano all’Isis.

La scuola ha subito chiamato i carabinieri della tenenza di Scandiano che hanno svolto le loro indagini e sono risaliti a tre ex studenti della scuola. Due di loro, un 20enne e un 18enne, sono stati arrestati con l’accusa di danneggiamento in concorso aggravato, mentre un loro amico minorenne è stato denunciato.

I vandalismi sabato notte verso le 4 quando una pattuglia dei carabinieri di Scandiano è andata all’istituto scolastico Piero Gobetti di Scandiano dove era scattato l’allarme. Prima di raggiungere l’obiettivo i militari hanno perlustrato la zona e hanno individuato e fermato 3 ragazzi che cercavano di allontanarsi dalla vicina Via Torricelli.

I tre, identificati negli odierni indagati, puzzavano di benzina, circostanza che ha insospettito i carabinieri che li hanno portati in caserma. Negli successivi sviluppi investigativi i militari hanno appurato che i 3 ragazzi poco prima erano entrati nelle aule 18 e 19 della scuola cospargendo i banchi di benzina per dargli fuoco, tirando mattoni alle finestre e danneggiandole per poi scrivere la rivendicazione di natura terroristica sulla lavagna.

Ma, dopo l’attivazione dell’allarme, si erano dati alla fuga ed erano stati fermati dai carabinieri di Scandiano. I carabinieri hanno trovato dentro le classi tre bottiglie di plastica con residui di benzina cosparsi nelle aule e un accendino perso durante la fuga. Uno dei tre ragazzi ha collaborato e ha ammesso la sua responsabilità e quella dei suoi due amici.

I due maggiorenni sono stati arrestati mentre il minore è stato denunciato: per tutti e tre gli ex studenti l’accusa è quella di concorso in danneggiamento aggravato. I tre, come sostenuto da uno degli arrestati, avrebbero agito per vendetta nei confronti del preside e di alcuni insegnanti ritenuti troppo severi quando loro frequentavano la scuola.