Rifiuti, passa aumento tariffe fra i mal di pancia dei sindaci

22 maggio 2015 | 14:58
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Rifiuti, passa aumento tariffe fra i mal di pancia dei sindaci

Il documento รจ stato approvato questa mattina in Provincia con 25 voti a favore, otto astenuti (i sindaci dei Comuni della Val Dโ€™enza, di Correggio e Campagnola) e il voto contrario del sindaco di Viano

REGGIO EMILIA โ€“ Via libera tra qualche mal di pancia, dai sindaci reggiani, al piano delle tariffe dei rifiuti per il 2015. Il documento, che prevede un aumento medio del 2,4% non omogeneo peroโ€™ per tutte le amministrazioni, eโ€™ stato infatti approvato questa mattina in Provincia con 25 voti a favore, otto astenuti (i sindaci dei Comuni della Val Dโ€enza, di Correggio e Campagnola) e il voto contrario del sindaco di Viano della Lega Nord, Giorgio Bedeschi.

Unanimitaโ€™ invece per lโ€™ordine del giorno proposto dal sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro (votato insieme al piano tariffario) che chiede con decisione per il futuro una serie di incentivi e meccanismi premianti per i Comuni piuโ€™ โ€œricicloniโ€ e soprattutto politiche che evitino il cronico rialzo delle bollette per i cittadini. Una partita questa che saraโ€™ peroโ€™ tutta da giocare sul tavolo regionale, nellโ€™ambito del nuovo piano dei rifiuti, incappato in una battuta dโ€™arresto con lโ€™avvicendarsi della nuova amministrazione di viale Aldo Moro, ma giaโ€™ promette segni piuโ€™ davanti alle cifre dei costi di smaltimento per il territorio reggiano.

Il contesto in cui ci si dovraโ€™ muovere eโ€™ sottolineato tra lโ€™altro anche dal presidente della Provincia, Giammaria Manghi, che lascia a verbale come sia quello il โ€œvero temaโ€ e come โ€œla concentrazione degli sforzi, come si eโ€™ giaโ€™ iniziato a fare, deve esercitarsi in quella direzioneโ€. Altrimenti, avvisa Manghi si rischia una discussione su una โ€œpagliuzzaโ€ e che โ€œci vede impossibilitati a brillare di luce propria quando ci troveremo a dover brillare di una luce riflessa che saraโ€™ accecanteโ€. Soddisfatto invece lโ€assessore del Comune di Reggio Mirko Tutino, coordinatore di Atersir a livello provinciale, che sottolinea: โ€œIl piano di questโ€™anno eโ€™ positivo; siamo stati in grado di ottenere dalla Regione 1,8 milioni e contenere al 2,4% i rincariโ€.

Lโ€™incremento deciso oggi eโ€™ lโ€aumento piuโ€™ basso degli ultimi cinque anni, quando i rialzi viaggiavano tra il 4 e il 10%: per Tutino, โ€œun grande risultato, soprattutto nellโ€™anno in cui un aumento di costi era naturale dato lโ€adegumento alla cosiddetta โ€circolare Orlando'โ€. Contento anche del risultato ottenuto, lโ€™ok al suo documento, il sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, che riassume: โ€œVogliamo che le tariffe non aumentino piuโ€™. Puntoโ€. Meno entusiasta invece il sindaco Marcello Moretti di San Ilario (uno degli astenuti sul piano) secondo cui โ€œsui meccanismi di sussidiarietaโ€™ tra Comuni si poteva fare di piu'โ€.

A spiegare i motivi per cui gli aumenti delle tariffe variano da municipio a municipio (lโ€™aumento piuโ€™ alto eโ€™ del 4% a Correggio, mentre Reggio Emilia eโ€™ sotto la media con il 2,3%), eโ€™ poi ancora Tutino. Ricorda infatti che a febbraio dalle aziende che gestiscono il servizio, Iren e Sabar, era arrivata la richiesta di un +8%, derivante per circa la metaโ€™ dallโ€™adeguamento alla cosiddetta circolare Orlando che prevede la selezione della frazione umida dei rifiuti prima del loro conferimento in discarica.

Grazie ad un finanziamento della Regione di 1,8 milioni le tariffe sono state abbassate. Ma lo โ€œscontoโ€ regionale eโ€™ stato spalmato, come deciso dai presidenti delle Unioni dei Comuni, sulla base del numero di abitanti. Inserendo cioeโ€™ una variabile per abitante, su un preventivo che non eโ€™ proporzionale ai residenti, ma si basa sulle tonnellate mandate a smaltimento, sui servizi accessori, e sullo storico. Gli scompensi tariffari derivano quindi dal fatto che i finanziamenti regionali, assegnati in base al numero degli abitanti, si sottraggono a costi che non sono proporzionali alla popolazione.

Anche Tutino guarda poi al futuro confronto con la Regione, e spiega: โ€œNoi oggi andiamo in discarica. Prima dellโ€™adeguamento alla circolare Orlando spendevamo piuโ€™ o meno 90 euro a tonnellata e con lโ€™adeguamento saliamo a 117 euro. Se andassimo allโ€™incenerimento nellโ€™impianto di Parma, con il suo prezzo attuale, andremmo su di 37 euroโ€. Quindi โ€œil tema che bisogneraโ€™ discutere con la Regione, visto che si prevede che una parte dei nostri rifiuti andranno a Parma e a Piacenza e in piuโ€™ cโ€™eโ€™ lโ€ipotesi se andare avanti o meno sul progetto del Tm (trattamento meccanico) di Reggio, eโ€™ di come noi ci inseriamo nel piano regionale senza aumentiโ€.

Per lโ€™assessore reggiano lโ€™aumento dei costi, dato da tutte queste variabili, dovrebbe collocarsi tra i 117 e i 154 euro a tonnellata. โ€œMi sento di escludere che saraโ€™ fuori da questo rangeโ€, conclude Tutino. Una ultima questione, demandata peroโ€™ al consiglio dโ€™Ambito di Bologna, riguarda infine i costi di compensazione ambientale (35 euro a tonnellata) per i Comuni di Carpineti, Cadelbosco e Bagnolo che portano i rifiuti in discarica. In sostanza questi Comuni lamentano che le modalitaโ€™ previste dalla legge regionale per ottenere i ristori, ovvero attraverso specifici progetti di mitigazione, rendono di fatto le risorse indisponibili, dati i tempi troppo ristretti entro cui presentare i progetti (fonte Dire).