Muti torna al Teatro Valli dopo quasi 20 anni

13 maggio 2015 | 18:27
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Muti torna al Teatro Valli dopo quasi 20 anni

Ieri sera la cena sul palcoscenico. Si profilano all’orizzonte maggiori sinergie fra Fondazione I Teatri e Aterballetto

REGGIO EMILIA – Il maestro Riccardo Muti torna al teatro Valli dopo 19 anni. Dirigerà domenica, in un concerto alle 20,30, l’orchestra giovanile Luigi Cherubini. Il programma comprenderà musiche di Mozart e di Giuseppe Verdi. La Fondazione I Teatri ha dato la prelazione agli abbonati ai concerti e agli Amici dei Teatri. Per tutti gli altri i biglietti sono in vendita da oggi, su internet e al botteghino.

Ieri sera, come tutti gli anni, c’è stata invece la consueta cena sul palcoscenico del teatro con le autorità cittadine e gli amici della fondazione ‘I Teatri’. Il direttore Giuseppe Gherpelli ha illustrato il bilancio del 2014 della Fondazione ‘I Teatri’ che si è chiuso con un utile di 6mila euro.

Sono state 609 le aperture, più di 150mila le presenze, 278 gli spettacoli e quasi altrettanti gli eventi culturali organizzati all’interbo del Valli, dell’Ariosto e della Cavallerizza. Per l’anno prossimo oltre ad una Boheme per gli amanti della lirica, si darà spazio a chi nel proprio tempo è stato segno di contraddizione.

Il sindaco: maggiore sinergia fra istituzioni culturali
Ha detto ieri sera il sindaco: “Ancora una volta la Fondazione ce l’ha fatta grazie al contriuto di tutti, dei soci e degli amici del teatro. Se una città è vivace culturalmente lo è anche in virtù del fatto che i suoi teatri sono vivaci e autorevoli. Il 2015 non sarà da meno del 2014 e il futuro fa ben sperare. Questa è una settimana importante: il teatro ospita il concerto del maestro Muti, si inaugura Fotografia europea e si apre la mostra al palazzo dei Musei e, infine, c’è il concerto di Benny Benassi. Il dinamismo e la vivacità di una città stanno insieme nella misura in cui l’innovazione in campo economico si accompagna alla vivacità culturale. Viviamo una fase economicamente complicata che si può superare costruendo sinergie e collaborazioni sempre più integrate con tutte le altre istituzioni della città, con collaborazioni che saranno ricercate anche su scala extraprovinciale. Il teatro ha tutte le carte in regola per riuscire a percorrere la propria strada”.

Le sinergie e le collaborazioni di cui parla Vecchi, in particolare, alludono a una maggiore collaborazione fra la Fondazione I Teatri e la Aterballetto-Fondazione della danza. Molto difficile l’idea di una fusione fra i due enti che farebbe perdere i contributi statali ai due soggetti (solo la Fondazione della danza riceve un milione di euro l’anno, ndr), ma potrebbe prendere piede, appunto, una sorta di integrazione fra le attività dei due enti.