Medici Ermete sposa il vino con l’arte

28 maggio 2015 | 19:25
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Medici Ermete sposa il vino con l’arte

Domenica ad accogliere esperti ed appassionati sarà il fil rouge del valore della famiglia come ponte tra passato e futuro

REGGIO EMILIA – E’ conosciuto da tutti come «Concerto», in realtà il suo nome originale è «Arte e Concerto». E non è un caso. «Perché produrre un vino, in questo caso un lambrusco d’autore, è una pratica agronomica che confina con l’arte, laddove l’emozione della degustazione passa attraverso i sensi del gusto, dell’olfatto, della vista e finisce per rapire anche lo spirito».

Così parla Alessandra Medici, titolare insieme al padre Giorgio, al fratello Alberto e al cugino Pierluigi dell’azienda di famiglia. E’ sua l’idea di ospitare, nella giornata di domenica, in occasione dell’iniziativa «Cantine aperte», i quadri della pittrice reggiana Nicla Ferrari. «Nelle opere di Nicla», riferisce Medici, «troviamo un intreccio di generazioni unito da una «trama di tessuto vecchio», un legame inscindibile tra passato, presente e futuro, tema molto caro alla nostra famiglia. Tra i soggetti più ricorrenti c’è il corpo, che insieme al colore è elemento fondamentale anche nel vino, dove il giusto corpo evidenzia ricchezza e sostanza».

Al punto vendita, in via Newton 13/a, a Gaida, verranno dunque esposte una dozzina di opere di Nicla Ferrari. Si tratta di una selezione di quadri scelti dalla pittrice e realizzati dal 2010 ad oggi. «Esiste un vero e proprio fil rouge che lega queste opere tra di loro e a loro volta al contesto nel quale saranno esposte», spiega Ferrari. «E’ il valore della famiglia come ponte tra passato e futuro che identifica sia l’azienda Medici Ermete, sia le mie opere. I soggetti che ritraggo sono infatti spesso i miei figli, me stessa e da alcuni anni ho adottato una pratica che riporta idealmente a me anche le mie nonne. Il recupero di vecchie lenzuola fatte a mano da donne a inizio secolo che oggi utilizzo come sfondo ai miei quadri».

Prosegue l’artista: «Ho acconsentito con molto favore a questo invito, perché la mia filosofia è proprio quella di portare l’arte alla gente, per fargliela conoscere, vedere da vicino, toccare con mano. In questo modo si legano due prodotti di qualità. Chi verrà per degustare i vini firmati Medici Ermete potrà conoscere le mie tele e chi verrà a vedere i miei quadri sarà accolto dai profumi e dai sapori di un’arte antica e genuina come quella della produzione del vino».

All’iniziativa di cantine aperte Medici Ermete partecipa da diversi anni. A farla da padrone, sempre lui, il lambrusco reggiano d’autore, nelle etichette più rinomate come, in primis, Concerto, Assolo, Quercioli. A spingere i visitatori italiani e stranieri a scegliere Medici Ermete nel loro tour di cantine aperte sono, come hanno testimoniato gli ospiti stessi nelle scorse edizioni, «il valore del legame col territorio, i processi produttivi naturali, il valore della famiglia alla base della conduzione aziendale, le etichette di eccellenza».