Landi Renzo chiude in perdita il primo trimestre

13 maggio 2015 | 18:04
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Landi Renzo chiude in perdita il primo trimestre

Il petrolio a buon mercato affossa i conti dell’azienda in rosso di 2,7 milioni: indebitamento in crescita

REGGIO EMILIA – Perdita in crescita nel primo trimestre 2015 per Landi Renzo. L’azienda emiliana che produce impianti a gas per veicoli chiude il periodo con un fatturato pari di 45,6 mln di euro (48,1 mln nel primo trimestre 2014).

Un risultato, spiega l’azienda di Cavriago, nel Reggiano, “conseguito in un contesto caratterizzato dell’elevato ribasso delle quotazioni del petrolio, in flessione del 50% circa rispetto al primo trimestre 2014, con impatti diretti sui prezzi dei carburanti tradizionali e sul numero di conversioni di autoveicoli nel canale After Market”.

In peggioramento anche il margine operativo lordo a 0,04 mln (1,5 mln), il risultato operativo negativo per 3,8 mln (da -2,2 mln) e il risultato netto, negativo per 2,7 mln (-2,4 mln nel primo trimestre 2014). La posizione finanziaria netta è negativa per 58,2 mln (negativa per 47,2 mln al 31 dicembre 2014 e per 56,1 mln al 31 marzo 2014).

“Il 2015 – spiega Stefano Landi, presidente e amministratore delegato di Landi Renzo – è iniziato con un prezzo del petrolio quasi dimezzato rispetto al livello che si registrava nello stesso periodo del 2014. Al di là delle ripercussioni contingenti che si sono avute nel nostro mercato in alcune aree geografiche, continuano a sussistere presupposti incoraggianti per il settore dei carburanti alternativi”.

I prezzi del petrolio in questi giorni stanno riprendendo quota, ma restano lontani dai livelli sopra i 100 dollari al barile dell’anno passato. Il prezzo della benzina e quello del gasolio alla pompa sono legati a quello del barile di greggio sui mercati delle commodities.

“In Italia le immatricolazioni di nuove vetture a gpl e metano sono cresciute in maniera importante nel primo trimestre: ciò a testimonianza della validità che il consumatore finale e le case auto riconoscono ai veicoli a carburante alternativo. Inoltre, in alcuni Paesi ricchi di metano continuano i progetti di metanizzazione del trasporto con la finalità di sfruttare una risorsa più pulita, abbondante ed alternativa a quelle di derivazione petrolifera”, conclude il presidente di Landi Renzo