La pioggia non ferma Fotografia europea: il programma di oggi

16 maggio 2015 | 09:41
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La pioggia non ferma Fotografia europea: il programma di oggi

La kermesse oggi offre moltissimi appuntamenti fra conferenze, workshop, visite guidate alle mostre e spettacoli

REGGIO EMILIA – La pioggia, a parte il concerto di Benny Benassi che è stato rinviato, non ferma Fotografia europea. Ieri sera i reggiani sono comunque andati in centro e hanno visitato le mostre anche approfittando del fatto che fino alle 21 erano gratuite.

Hanno così potuto apprezzare la mostra di Erik Kessels, il fotografo che in singagoga ha portato la Fiat Topolino del padre, le lumache di Joan Fontcuberta al Palazzo dei Musei. Hanno potuto visitare Palazzo da Mosto che, per la prima volta, ha aperto le sue porte per FE2015.

Biglietteria sedi e orari

Il sito della manifestazione

Il programma completo di Fotografia europea

Il programma di oggi
Fotografia Europea oggi offre moltissimi appuntamenti fra conferenze, workshop, visite guidate alle mostre e spettacoli. La prima conferenza è alle 11 alla Cavallerizza: intitolata “No Man Nature” con i fotografi della collettiva di Palazzo da Mosto. Poi, alla Galleria Parmeggiani, visita guidata alla mostra In viaggio con Darwin con l’artista Ákos Czigány. Alle 12, ai Chiostri di San Domenico, altra visita alla mostra Found Photos in Detroit coi curatori.

Alla stessa ora, ai Chiostri di San Pietro, la presentazione del libro Inverno a Reggio Emilia della fotografa Sarah Moon. Altre visite guidate alle 13 ai Chiostri di San Pietro delle mostre Le cose che si vedono in cielo e A Drop in The Ocean – Sergio Romagnoli coi curatori. Alle 14 a Palazzo da Mosto gli artisti della mostra No man nature vi aspettano per rispondere alle vostre domande.

Alle 15: visita guidata ai Chiostri di San Pietro della mostra Ersatz Lights con Olivo Barbieri. Stessa ora, sempre ai Chiostri di San Pietro, presentazione della rivista Mould con Joan Fontcuberta. Altre visite guidate alle 16 ai Chiostri di San Pietro, alle 17 e alle 18 ai Chiostri di San Domenico, alle 19 in Sinagoga: nel primo caso della mostra di Noor con alcuni fotografi dell’agenzia; nel secondo di St()ma con Bruno Pulici; poi di Cluster con Daniele Lisi; per chiudere con la mostra Unfinished father insieme a Erik Kessels. Sempre lui sarà protagonista della conferenza alle 16 in Cavallerizza.

Alle 21,30 la Cavallerizza ospiterà la Noor Night, coi fotografi dell’agenzia Noor. Alle 22.30 spazio alla proiezione dei lavori prodotti durante i Noor workshop. Poi tutti a Palazzo dei Musei fino all’alba: alle 24 aprirà al pubblico la mostra “NOI: Storie di comunità, futuri, idee, prodotti e terre reggiane”.

La mostra Noi-Storie di comunità al Palazzo dei Musei
Un Opening di 24 ore – apertura no stop dalla mezzanotte di sabato alla mezzanotte di domenica – a ingresso gratuito e con eventi artistici, musicali, animazioni ed atelier per tutte le età, in particolare per bambini e famiglie: praticamente un appuntamento a ogni ora. In programma anche un concerto di piante nel chiostro del Palazzo dei Musei. Ed uno Street food con degustazioni di prodotti tipici reggiani fin dalle 13 di oggi in via Spallanzani.

FOTOGRAFIA EUROPEA 2015 EFFETTO TERRA VIA DEI DUE GOBBIE’ questo il benvenuto che accoglie i visitatori in occasione dell’inaugurazione della mostra “Noi – Storie di comunità, idee, prodotti e terre reggiane”. La mostra, visitabile per un anno al Palazzo dei Musei – è uno degli eventi qualificanti del programma Reggio Emilia per Expo 2015; permetterà anche di scoprire una nuova ala del Palazzo dei Musei dove troverà posto il Laboratorio dei sensi: le eccellenze della gastronomia reggiana da vedere, gustare, annusare. Il programma. Ricca offerta di intrattenimento, musica, atelier didattici e degustazioni ispirati al tema della mostra. Le iniziative hanno inizio già dalle 13 di oggi con “Le eccellenze di strada” in via Spallanzani 1 (accanto all’ingresso del Palazzo dei Musei).

Si tratta di uno Street food con prodotti tipici reggiani, con l’opportunità di degustazioni di prodotti tipici e di loro declinazioni innovative. Saranno offerti: pasta ripiena, gnocco fritto e salumi, ciccioli ed erbazzone, Lambrusco bar e alcune eccellenze internazionali, tutte da scoprire e sperimentare, interpretate dagli studenti che stanno partecipando al master universitario. Fino all’alba. Fino a domenica a mezzanotte, al Palazzo dei Musei, i visitatori della mostra “Noi”e delle collezioni museali storiche, potranno assistere a concerti live e performance a cura di Moon, nel Chiostro e nel Portico dei Marmi Romani ed al Piano Tre del Palazzo, praticamente ad ogni ora.

In programma, nella notte e fino alle 9 del mattino, le esibizioni di Portfolio, Francesco Garuti, Unknwn, Tubax, Art of Frequency, Culturismo e Design, S.Boyz, Warias, The Disciples, Crimea X, Dolpo, Sonorizzazione di voci di Magnolie a cura di Voci di Piante, Mississippi to Sahara e Live Vijing Samuele Huynh Hong. I laboratori. Domani dalle 10, una serie di attività dedicate in particolare a bambini e famiglie, a cura del Dipartimento Educativo dei Musei Civici. In particolare si potrà accedere a Paesaggi naturali – Atelier 0/99 anni, Paesaggi artificiali – Atelier 0/99 anni, Voci di piante – Laboratorio per famiglie in collaborazione con Dipartimento Educativo dei Musei Civici e Moon, Madre Terra – Laboratorio per famiglie. L’ingresso, anche in questo caso, è gratuito. Per ulteriori informazioni: www.musei.re.it.

Il circuito Off
I quartieri cittadini si illuminano con Fotografia Europea.

Viale IV Novembre
Una delle proposte OFF più interessanti riguarda la zona della stazione ferroviaria, per l’esattezza Viale IV Novembre e via Eritrea  dove l’arte scende in strada e arriva direttamente… dal Brasile, grazie a una proposta del regista  Enrico Masi,  che negli ultimi anni ha seguito alcuni “grandi eventi” per osservare il loro impatto sul territorio.

L’ultimo progetto di Masi si focalizza sul Brasile alle prese con il secondo mega-evento, le Olimpiadi con sede a Rio De Janeiro, dopo i Mondiali di Calcio del 2014. Insieme ad Alessandra Maisani e Yasmim Assade, Masi ha seguito le evoluzioni di questa situazione per le strade delle megalopoli brasiliane, specie a San Paolo, venendo a contatto con storie, eredità culturali, atti di resistenza.

Via Veneri
Un’altra proposta interessante, dal titolo “Veneri OFF!”, è promossa dal comitato  “Via Veneri Non Mollare”. Saranno affissi tra Via Veneri e Viale Ramazzini quindici progetti selezionati dal concorso Off 2015. Ogni cittadino potrà scegliere il suo progetto preferito e votarlo direttamente sul sito internet di Fotografia Europea nella sezione OFF. Oltre alle quindici mostre selezionate, vi aspettano in zona anche le proposte di  Michele Fornaciari, Simone Fornaciari, Federica Bologna.

Passare da una casa all’altra
Passare da una casa all’altra, incontrare e conoscere persone nuove, “masticare” arte negli angoli più impensati di appartamenti, cortili, scale, terrazzi: tutto questo e molto altro viene proposto in  via Roma  durante le giornate inaugurali. “Tutti i luoghi il luogo” è l’evento promosso da Ghirba Biosteria e coordinato da Irene Russo, Maddalena Cattani, Marco Appiotti, Dalila Longo, Pierluigi Sgarbi, Flavia Prodi.

Hotel city
Cinquanta fotografi  hanno interpretato il tema del festival, Effetto terra, realizzando a volte opere site-specific o ispirate all’atmosfera del quartiere. Le sedie rosa davanti alle porte sono un invito a entrare per scoprire le vite degli altri, sbirciare dentro alle camere d’albergo o chiacchierare con i negozianti. Cuore dell’itinerario è l’Hotel City  ma nessun angolo è risparmiato. Perfino i distributori automatici dove  Alessandra Calò  – che espone anche nel circuito ufficiale – ha posizionato tra le merendine le sue opere autografate a tiratura limita, acquistabili a un prezzo simbolico.

Fabrizio Cicconi  rappresenta una finestra dentro a un’altra finestra mentre l’Hotel Lorenz  offre una cabina telefonica e un ascensore alle idee della videomaker  Sara Bonaventura  e del pittore  Umberto Giorgione. Per vedere una delle foto di  Sandra Lazzarini, annidate tra i capi della  Lavanderia Vanna, bisognerà invece avere un numero come quando si ritira un abito.

Altri luoghi
Nelle giornate inaugurali apriranno le porte ai visitatori anche la storica  Tipografia Fratelli Manfredi, il Palazzo Maria Melato, la  Scuola Internazionale di Comics, l’Atelier L’Altromondo  e il Lab Art  del parco Santa Maria, con una collettiva di artisti in prevalenza argentini, a cura di  Ruben Quiroga. Dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci, in collaborazione con il Teatro dei Quartieri, arrivano le foto del  Challenge Instagram “Naturale Resistenza”, esposte nella vetrina di un barbiere. Nelle tre giornate inaugurali inoltre verranno messi in scena performance teatrali, concerti e degustazioni. Per orientarsi tra i tanti luoghi e le varie iniziative di Via Roma, è stata ideata anche la App “Via Roma Trip” (disponibile gratis su Google Play e App Store).

Via Roma
In più, sempre in via Roma, al civico 8, è in programma la mostra collegata “Questo è il mio mondo”, presso la Banca  Albertini  & Syz, un omaggio ad  Angelo Davoli, artista prematuramente scomparso la cui ricerca ha visto un confronto tra l’elemento contemporaneo ed un richiamo altro, quasi metafisico.   Visitare l’allestimento presso Albertini & Syz è come accedere al “laboratorio” di Davoli grazie a materiali inediti e scatti preparatori utilizzati per la realizzazione dei lavori più noti; fra questi anche l’installazione “Cantiere Morini”, eseguita in un sito industriale della provincia di Reggio Emilia e confluita poi nell’opera “Certe notti” realizzata da Mauro Bigonzetti e Luciano Ligabue.

Nuove sedi aprono all’Off
Ogni anno il Circuito Off si arricchisce di nuove location. Tra le altre, si segnalano le mostre “Riconosco, nell’uomo, la natura” al  Chiostro della Prefettura  di corso Garibaldi e “Il Giardino del Re” nell’Archivio di Stato  di via Cairoli, entrambe promesse dall’associazione  Refoto. La prima, curata da  Massimo Mantovani, indaga il profondo carattere conoscitivo di un “genere” come il ritratto che esula dall’ambito strettamente estetico. La seconda, curata da  Cesare di Liborio, si misura con un suggestivo tema immaginario per stimolare l’inventiva degli artisti. L’Archivio di Stato ospita anche le foto di  Fiorella Iacono, Luca  Monzani  ed Ettore Moni.

Le sedi che non mancano mai all’appello
Una delle sedi collegate più prestigiose è la  Collezione Maramotti  (in via Fratelli Cervi 66) che ospita “Time Flies. A Highlight” di  Esko Männikkö. L’artista finlandese, già presente nell’edizione 2013 di Fotografia Europea (Circuito On), ama paragonare il proprio lavoro a quello di un cacciatore – sulle orme di un’antica passione del padre – di un collezionista di immagini. Va così alla ricerca di soggetti realistici che provengono dalla propria esperienza e sensibilità: gli uomini soli e i paesaggi remoti della terra d’origine (“Female Pike”), i luoghi abbandonati dall’Emilia al Texas (“Organized Freedom”), le nature morte (“Flora & Fauna”) e gli animali imbalsamati (“Harmony Sisters”), le sculture funerarie in stato d’abbandono (“Blues Brothers”). La mostra ospitata alla Collezione Maramotti presenta 50 opere tratte da queste serie, ognuna autonoma e nello stesso tempo in dialogo con le altre. L’obiettivo di Männikkö rispetta il dato realistico e allo stesso tempo lo trasforma, esaltandone la bellezza. L’uso magistrale della luce e dei cromatismi e la capacità di dare vita a composizioni eleganti e calibrate avvicinano la sua ricerca all’ambito pittorico. La sensibilità e l’attenzione per aspetti apparentemente periferici – edifici in rovina e soggetti emarginati, familiari ma anche universali – si fonde con l’utilizzo di cornici di seconda mano o appositamente costruite a partire da materiali di recupero, contribuendo alla creazione di un universo espressivo inedito. Männikkö condensa in un magico equilibrio elementi apparentemente inconciliabili: empatia, humor, inquietudine e sentimento del sublime.

La biblioteca delle Arti
C’è poi la  Biblioteca delle Arti  (piazza della Vittoria 5/T) con la proposta di  Gianluca Balocco  che, nei primi anni ’90, ha effettuato ricerche di lungo respiro come quella compiuta insieme alle pazienti lungodegenti di un ospedale psichiatrico e quella affine ricavata dalla frequentazione di un gruppo di poeti di Marsiglia. Per “Naked Plants” – mostra che  propone  a FE2015 – Balocco ha impiegato due anni per far crescere alcune specie di piante stagionali. Seguendone letteralmente lo sviluppo, l’artista è entrato nel loro mondo che è quello di una differente durata con tappe, imprevisti, svolte e adattamenti. Successivamente ha estratto le piante dalla terra per fotografarle in ambientazioni umane (stanze, interni, ecc.): sospese con le radici visibili in balia di un nuovo contesto. Infine le ha restituite alla terra per il compimento del ciclo naturale: la morte. Un processo avvenuto in successione: prima una pianta poi un’altra in un disteso e meditato arco temporale. Proprio questo processo di spoliazione, di alienazione dal proprio ambiente rende il contatto con queste immagini così intenso. Nell’ambito della mostra, sabato pomeriggio 16 maggio, sarà presentato il catalogo di mostra curato da Elio Grazioli e Riccardo Panattoni; a seguire, si terrà una performance.

Ex Chiesa dei Santi Carlo e Agata
Se ci spostiamo all’Ex chiesa dei Santi Carlo e Agata  (in via San Carlo) troviamo il progetto “Noctua Agathina”  di  Dacia Manto,  basato su una particolare specie di falena: la Noctua Agathina, che appartiene alla famiglia delle Nottuidi. Il nome di questo animale richiama quello della Santa cui è co-intitolata la Chiesa che ospita l’allestimento promosso dall’associazione Flag No Flags ContemporaryART e curato da Marinella Paderni. Il fascino delle creature notturne anima questo progetto composto da un video, un’installazione a terra e dall’esposizione di reperti naturali e artificiali. Un approccio che mescola suggestioni provenienti da varie discipline come botanica, biologia, geografia e scienze naturali. In un alternarsi di luce e ombre, quello creato da Manto è una sorta di piccolo “ecosistema” con il suo ciclo vitale. Una maniera nuova di vedere l’evento artistico come opportunità di penetrare l’ignoto che ci circonda ad ogni istante.