Fotografia europea, la Franceschini: i conti non tornano

29 maggio 2015 | 08:51
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Fotografia europea, la Franceschini: i conti non tornano

Il consigliere del Pd in un ordine del giorno fa notare che con 60mila euro di incasso e un costo di 12 euro a biglietto non possono esserci state 32mila presenze

REGGIO EMILIA – E’ bastata una semplice operazione aritmetica per far sorgere qualche dubbio a Federica Franceschini la consigliera comunale Pd, presidente della commissione Cultura e tra i componenti della direzione artistica di Palazzo Magnani, che sulle presenze di Fotografia Europea ha presentato un ordine del giorno lo scorso 27 aprile, chiedendo maggiore trasparenza nel conteggio dei visitatori paganti.

Il fatto è, ragiona la Franceschini, che ci sono stati, secondo i dati forniti dal Comune, 32 mila visitatori nei primi tre giorni di festival, per un incasso complessivo di quasi 60 mila euro. Però, dividendo 60mila per 12 euro, il conto fa 5mila visitatori e non 5mila. E allora? Cosa è successo?

Forse la spiegazione può essere questa. I biglietti venduti si aggirano intorno ai cinquemila. Ma ogni biglietto permette l’ingresso a sette sedi espositive, consentendo di moltiplicare le presenze e facendole arrivare a quota 32 mila. In sede di approvazione dell’ordine del giorno ha replicato Elisabetta Farioli, già direttrice dei musei civici e coordinatrice di FE2015, che ha ammesso la moltiplicazione delle visite rispetto ai biglietti. Ma, nello stesso tempo, ha ribadito la veridicità dei dati diffusi dal Comune.

La Farioli ha sostenuto che bisogna distinguere i biglietti venduti dai visitatori che vengono contati per ogni sede. Il Comune ha dotato gli addetti agli ingressi nei sette luoghi della manifestazione di un lettore con un codice a barre che contava gli ingressi e permetteva di contare l’effettivo numero di visitatori. Le presenze sono dunque poco più di 30mila, peccato che il codice a barre non dica se quel visitatore, come è probabile, è stato anche in altre sedi. E così potremmo avere, per esempio, cinquemila acquirenti di biglietti che, visitando sette mostre, diventano 35mila presenze ma sono sempre 5mila biglietti venduti.

La Farioli ha poi fatto presente che ci sono stati anche acquisti online da parte di persone che non sono ancora venute e che sono state fatte promozioni. Resta comunque difficile credere che i biglietti venduti siano stati 32mila.