Casa Cervi, i 300 giovani partigiani della legalità contro la mafia

23 maggio 2015 | 14:35
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Casa Cervi, i 300 giovani partigiani della legalità contro la mafia

Nel 23esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, gli studenti di 4 regioni si sono dati appuntamento oggi a “Casa Cervi”

GATTATICO (Reggio Emilia) – L’Emilia (e non solo) risponde forte e chiaro alla chiamata per la legalita’ di Palermo. Nel 23esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, sono infatti 330 gli studenti di 4 regioni (Emilia, Marche, Friuli e Trentino) che si sono dati appuntamento oggi a “Casa Cervi” nell’ambito del progetto nazionale “Palermo Chiama Italia” per la lotta alla mafia, promosso dal 2002 dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca.

Proprio quella di Gattatico in provincia di Reggio Emilia, luogo simbolo della resistenza e dell’antifascismo, e’ infatti una delle “piazze satellite”, che quest’anno insieme a Firenze, Milano, Rosarno, Napoli e Corleone, saranno collegate con l’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo, dove interverra’ il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A Gattatico, in particolare, convergono le classi finaliste delle scuole aderenti al concorso “Riprendiamoci i nostri sogni”, che sulla tema del contrasto alle infiltrazioni mafiose hanno sviluppato lavori di approfondimento in quest’anno scolastico.

Presente anche Margherita Asta
Presente all’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’associazione Libera contro le mafie e l’associazione nazionale magistrati, anche Margherita Asta, familiare delle vittime della strage di Pizzolungo nel trapanese del 2 aprile 1985, che ha perso la mamma e due piccoli fratelli nel fallito attentato al sostituto procuratore Carlo Palermo. In rappresentanza dell’istituto Cervi invece Anna Bigi, figlia di Maria Cervi.

L’evento reggiano ha un focus particolare e un’alta valenza simbolica, rinsaldando il legame tra la lotta al nazifascismo e il contrasto alle mafie, ancora piu’ opportuno dopo le ultime operazioni contro la presenza in Emilia della ‘ndrangheta (recentissima l’inchiesta condotta nel gennaio scorso dalla Dda di Bologna che ha portato a 117 richieste di custodia cautelare) e nel 70esimo anniversario della Liberazione (quando nella citta’ del Tricolore i giovani sono stati chiamati dal presidente della Provincia ad essere “nuovi partigiani della legalita’”). Non a caso infatti, uno dei momenti salienti previsti nella manifestazione di oggi e’ la piantumazione a Casa Cervi di uno degli “alberi Falcone”, che avviene ogni anno in citta’ scelte di volta in volta, prendendo spunto dalle emergenze che sorgono in tema di legalita’.

Il prefetto: “Al mafioso non va chiesto nemmeno il prezzemolo, perché altrimenti vi condizionerà”
“Al mafioso non va chiesto nemmeno il prezzemolo perche’ altrimenti vi condizionera’ la vita”. Lo ha detto il prefetto di Reggio Emilia Raffaele Ruberto rivolgendosi agli oltre 300 studenti riuniti oggi a “Casa Cervi”. “Fate la vostra corsa nella vita senza farvi imporre nulla e nella legalita”- aggiunge Ruberto – perche” questa e’ l”antimafia: una scelta di liberta’”.

Silvia Prodi: “Rigorosi nel controllare gli appalti”
I saluti della Regione Emilia-Romagna, in apertura della manifestazione a Gattatico in provincia di Reggio Emilia, sono invece portati dalla consigliera regionale Silvia Prodi che, tra l’altro, ricorda: “La mafia si e’ rivelata anche in territori dove si pensava non fosse presente. Ecco perche’ qui siamo stati molto rigorosi nel controllare gli appalti per la ricostruzione del territorio”. Ai ragazzi Prodi dice poi concludendo: “Siete voi il miglior modo per affermare che la lotta alla mafia e’ una lotta di civilta’ e la scuola e’ la palestra per formare gli anticorpi della societa’”.

La Spadoni: “Reggio ha gli anticorpi”
“Reggio Emilia ha gli anticorpi, ho notato una forte mobilitazione, ma chiaramente bisogna fare i conti con un’organizzazione pericolosa come la ”ndrangheta. Per questo le istituzioni non vanno lasciate sole”. Parola di Maria Edera Spadoni, deputata del Movimento 5 stelle, intervenuta oggi all”evento per la legalita” della “piazza satellite” di Casa Cervi a Gattatico, nel ricordo dei giudici Falcone e Borsellino.

Spadoni, attivissima nel denunciare i fenomeni di illegalita” che hanno portato nel gennaio scorso alla maxi operazione della Dda di Bologna in Emilia, aggiunge: “Gli episodi legati alla mafia ci sono anche sul nostro territorio. Bisogna tirarli fuori e fare nomi e cognomi senza paura. Le istituzioni devono dare l’esempio e denunciare perche’ se non lo facciamo noi, non lo faranno neanche i cittadini”.

Secondo la parlamentare “la mafia si contrasta in primo luogo riconoscendola e sapendo che non e’ quella con il berretto e la lupara, ma in colletto bianco che viene in Emilia a fare business”. Ecco perche’, chiude la pentastellata, “l’evento di oggi ha un valore enorme che contribuisce a dare significato alla parola ”lotta alla mafia” e con un doppio valore simbolico perche’ si svolge in un luogo storico della Resistenza al nazifascismo”.

Rimandata la piantumazione dell’albero
A causa della pioggia e’ stata rimandata la piantumazione dell'”albero di Falcone” che avrebbe dovuto concludere la giornata della legalita’ del museo Cervi di Gattatico a Reggio Emilia. La manifestazione, collegata a quella in corso a Palermo per ricordare i giudici Falcone e Borsellino, si chiude quindi con una “pastasciutta della legalita’” offerta agli studenti delle scuole intervenuti all’evento (Fonte Dire).