Investimenti non autorizzati, banca condannata

30 aprile 2015 | 08:25
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Investimenti non autorizzati, banca condannata

Filiale cittadina della Bam aveva usato i 150mila euro della liquidazione di titoli per comprare sue obbligazioni ad insaputa di madre e figlio

REGGIO EMILIA – Banca investe ricavato della liquidazione di titoli in obbligazioni, ad insaputa dei clienti, e viene condannata a pagare il risarcimento del danno. La vicenda, secondo quanto scrive la Gazzetta di Reggio, risale al 2010 quando madre e figlio, titolari di un’attività imprenditoriale, erano andati in una filiale reggiana della Banca agricola mantovana per disporre del ricavato della liquidazione dei titoli.

Una volta arrivati lì, si erano accorti che i soldi, ben 150mila euro, erano stati investiti in obbligazioni emesse dalla propria banca a loro insaputa senza che gli fosse stato firmare il contratto. A quel punto, per fare fronte a necessità impellenti, avevano dovuto vendere subito i titoli e sopportare una perdita per il decremento del valore.
Poi madre e figlio avevano chiesto alla banca il risarcimento del danno, questi si erano rifiutati di pagare. I due si sono rivolti a Confconsumatori, difesi dall’avvocato Giuseppe Luciani, e al tribunale per ottenere giustizia e il giudice Simona Boiardi della seconda sezione civile del tribunale di Reggio ha sentenziato che gli ordini di acquisto delle obbligazioni avrebbero dovuto essere conferiti per iscritto e che l’istituto era responsabile del danno.

La banca, infatti, non ha conferito alcuna documentazione che dimostrasse l’effettivo conferimento degli ordini da parte del cliente, nemmeno per telefono con un nastro registrato. Così il giudice ha disposto il risarcimento del danno.