Due parchi per Samora Machel e Nelson Mandela

26 aprile 2015 | 21:15
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Due parchi per Samora Machel e Nelson Mandela

A Rivalta e nel quartiere di Buco del Signore

REGGIO EMILIA – La lunga amicizia che dura ormai da 50 anni tra la Città del Tricolore e l’Africa australe ha da oggi due ulteriori segni concreti, vicini alla vita quotidiana dei reggiani.

Due parchi della città sono stati intitolati ad altrettanti leader dell’indipendenza dei popoli africani, della lotta anti-apartheid e dei diritti umani: Samora Machel, che fu primo presidente della Repubblica del Mozambico indipendente ed esponente del partito Frelimo, e Nelson Mandela, primo presidente della Repubblica del Sudafrica eletto dopo la fine dell’apartheid e premio Nobel per la Pace. I due parchi si aggiungono a quello già dedicato a Oliver Tambo, leader anti-apartheid e dell’African National Congress del Sudafrica.

Il cerimoniale stamattina si è svolto in un clima di festa a cui, con le autorità, hanno preso parte i rappresentanti delle comunità africane presenti a Reggio Emilia, i bambini della scuola primaria “4 Novembre” di Gavasseto (al parco Machel, in via Tonino Gualtieri a Rivalta) e i trascinanti percussionisti e danzatori africani di Spazio Raga, in sgargianti abiti tradizionali (al parco Mandela, tra via King e via Luthuli, nel quartiere Buco del signore).

Le iniziative si sono svolte nell’ambito della visita a Reggio Emilia di Graça Machel, presidente della fondazione per lo sviluppo della comunità, avvocato internazionale per i diritti umani, in particolare la tutela delle donne e dei bambini. Graça Machel è esponente politico di rilievo dell’Africa australe e militante anti-apartheid. È stata moglie dei due leader a cui i parchi sono stati dedicati. Con Graça Machel, accompagnata dal sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e dall’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia, erano presenti i due figli di Samora Machel – Josina e Samora jr, che i connazionali chiamano affettuosamente “Samito” – e gli ambasciatori del Mozambico in Italia, Carla Elisa Luis Mucavi, e del Sudafrica in Italia, Nomatemba Tambo.

Hanno partecipato agli incontri anche l’onorevole Maino Marchi, l’esponente del partito Frelimo Aida Libombo e rappresentanti del tavolo Reggio Emilia-Africa. Fra i presenti anche Anzio Arati, presidente della società sportiva Falk che ha ospitato di recente una quindicina di ragazzi della squadra di calcio Gugulethu di Città del Capo, per un periodo di formazione sportiva.

“Le giornate di Graça Machel a Reggio Emilia – ha detto Vecchi – contribuiscono a rinsaldare e a rinnovare l’amicizia fra la nostra città, il Mozambico e il Sudafrica, con un impegno che vuole affrontare temi nuovi riguardo al lavoro, alla cooperazione, al fare impresa, alla solidarietà e all’accoglienza reciproca. A Reggio Emilia, città di medie dimensioni, vivono cittadini di 120 nazionalità diverse e i rapporti internazionali della nostra città sono molteplici, in campi diversi”.

“Reggio Emilia ha un cuore grande, rappresenta il meglio dell’Europa – ha detto Graça Machel – Credo che persone come il sindaco Bonazzi e l’assessore Soncini siano stati a loro volta partigiani, anche per il modo in cui al loro tempo hanno stretto legami importanti e bellissimi con i popoli dell’Africa australe. E credo che siano stati partigiani allo stesso modo di Samora Machel e Nelson Mandela. Dedicare due parchi a loro è un gesto adeguato, perché nella terra di questi parchi gli alberi affondano le loro radici, profonde come è profonda la nostra amicizia. Altri dopo di noi pianteranno nuovi alberi in questi parchi e questo è come un passaggio di testimone, questo varrà anche per il tramandare e far crescere la nostra amicizia, nella memoria di Samora Machel e Nelson Mandela”.

I bambini della scuola “4 Novembre” hanno donato a Graça Machel disegni e fotografie dedicati all’amicizia fra Reggio Emilia e l’Africa, oltre a un libro di ricette tipiche reggiane da loro elaborato. Rappresentanti delle comunità sudafricane hanno intonato con grande energia ed espressività un canto tradizionale: Khanimambo Mozambico, khanimambo Reggio Emilia, “grazie Mozambico, grazie Reggio Emilia”.