Camera di commercio, sei milioni di euro per le imprese

22 aprile 2015 | 18:06
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Camera di commercio, sei milioni di euro per le imprese

Una cifra a destinata a mettere in moto investimenti privati oltre i 10 milioni di euro, più l’indotto

REGGIO EMILIA – Nonostante il drastico calo  delle entrate del 35% legato ai provvedimenti assunti dal governo sul diritto annuale versato dalle imprese, la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha deciso uno dei più rilevanti investimenti degli ultimi dieci anni a favore del tessuto imprenditoriale reggiano.

Per il 2015, infatti, l’Ente camerale mette in campo 6 milioni di euro, 4 dei quali deliberati in questi giorni con l’approvazione dei relativi bandi: cifra a destinata a mettere in moto investimenti privati oltre i 10 milioni di euro, più l’indotto. Lo ha sottolineato il presidente Stefano Landi in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato  anche il segretario generale Michelangelo Dalla Riva e  i funzionari Daniela Rovatti, Claudia Bertoli e Matteo Ruozi.

“Crediamo sia un segnale concreto e importante – ha sottolineato il patron di Landi Renzo e della Pallacanestro Reggiana– dell’impegno della Camera di Commercio a fianco di un sistema economico che sconta ancora pesantemente gli effetti della crisi economica, con ordini interni ancora di segno negativo, una produzione sostanzialmente stagnante e un fatturato in calo dello 0,4% nel quarto trimestre 2014, nonostante l’export abbia raggiunto valori record, portandosi a poco meno di 9 miliardi di euro”.

“A fronte di quest’economia locale ancora in forte sofferenza – ha proseguito Landi – abbiamo deciso di attingere a risorse patrimoniali straordinarie per assicurare quel necessario sostegno alle imprese reggiane che, con il calo degli introiti camerali, sarebbe drasticamente sceso, a seguito dell’applicazione di una prima tranche della riforma nazionale che non ha tenuto in alcun modo conto del ruolo di stimolo e dei contributi che le Camere di Commercio assicurano alle economie locali, né dei livelli di efficienza che singolarmente hanno raggiunto”.

Un’operazione resa possibile, ha voluto precisare Landi. “grazie anche alle precedenti gestioni della Camera di commercio: il patrimonio disponibile oggi permette non solo di far fronte ai tagli, ma di rispondere alle esigenze di sostegno delle imprese”.

“Per parte nostra  abbiamo voluto compiere scelte di politica economica  e non di bilancio o bilancino – ha aggiunto –  grazie ad una convergenza di tutte le associazioni imprenditoriali sulle priorità assolute legate alla ripresa e allo sviluppo e, conseguentemente, ai bisogni emergenti delle imprese e agli orizzonti di crescita che appaiono più realisticamente possibili e concretamente raggiungibili”.

Da qui, dunque, i primi investimenti della Camera di Commercio, che nelle scorse settimane aveva già deliberato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per l’internazionalizzazione (con 850mila direttamente destinati alle imprese e 650 impegnati per un fitto calendario di incoming di operatori commerciali stranieri, ulteriormente rafforzato in coincidenza con l’Expo) e un ulteriore investimento legato all’Esposizione internazionale, con 100mila euro destinati alle aperture straordinarie de I Teatri.

Di questi giorni, come si è detto, le delibere su altri bandi (la cui apertura avverrà a breve), per un importo complessivo superiore ai 4 milioni. “Ci siamo mossi in equilibrio  tra il bisogno di affrontare emergenze e la necessità di sostenere nuovi investimenti e la nascita di nuove imprese, così da creare più stabili prospettive di crescita per la nostra economia”.

L’investimento più rilevante, in assoluto, riguarda l’innovazione tecnologica, con 1,8 milioni di euro a disposizione delle imprese.

“Nonostante il nostro territorio si collochi ai vertici regionali per capacità d’innovazione  è proprio qui che dobbiamo investire per acquisire nuovi elementi di competitività, perché proprio all’innovazione di impianti, processi e prodotti si lega il nostro posizionamento sui mercati esteri e la possibilità di cogliere immediatamente i primi segnali di ripresa anche del mercato interno”.

“Non a caso – ha osservato Landi –  alle risorse per l’innovazione tecnologica si aggiungono 700.000 euro destinati alla ricerca e sviluppo”.

Ottocentocinquantamila euro sono poi destinati al credito alle imprese (abbattimento di tassi e acquisizione di garanzie sussidiarie), “che rappresenta tuttora una delle grandi emergenze delle Pmi”.

Allo start up d’impresa e al lavoro di “incubazione” che attorno ad esso ruota sono riservati 300.000 euro, mentre 200.000 euro vanno ad incentivare l’attrazione di nuovi investimenti, e una cifra identica va a sostenere la partecipazione delle imprese reggiane a programmi di ricerca e innovazione finanziati dalla Ue e dalla Regione Emilia Romagna.

“Altre risorse – conclude Landi – sono poi destinate al funzionamento e al potenziamento di strumenti di comune e diffusa utilità per le imprese (osservatorio economico, sportello di sostegno contro il crimine organizzato e iniziative di prevenzione, ad esempio), completando così un quadro di investimenti che crediamo riaffermi concretamente il ruolo di motore dello sviluppo che la Camera di Commercio svolge ed intende continuare ad assicurare al nostro territorio”.