Banco Emiliano, Alai resta presidente

26 aprile 2015 | 19:07
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Banco Emiliano, Alai resta presidente

L’assemblea dell’istituto di credito cooperativo ha approvato il bilancio 2014

REGGIO EMILIA – L’assemblea del Banco Emiliano, l’istituto di credito cooperativo diretto da Giuseppe Alai (presidente del consorzio Parmigiano Reggiano di Confcooperstive Reggio Emilia) e nato dalla fusione tra Banca di Cavola e Sassuolo e Banca Reggiana, ha approvato il bilancio 2014, che si è chiuso con la perdita di quasi 14 milioni di euro su un capitale sociale di 38,7 milioni e un patrimonio di 113 milioni, e una raccolta globale pari a 1.891 milioni di euro (+4,5% rispetto all’anno precedente).

Nessun problema, nonostante la perdita, in assemblea: Alai non è stato messo in discussione. Unico cambiamento nel Cda, l’ingresso del parmigiano Massimo Fanfoni in sostituzione di Angelo Anedda, curatore fallimentare del Parma Calcio.

La raccolta indiretta con un + 9,8% si è portata a 479 milioni, mentre la raccolta diretta (+2,8%) è salita a 1,412 milioni. Si registra poi l’incremento del numero dei soci, che con un aumento del 6,9% si sono portati a 18.587 unità, 1.934 rappresentati da aziende. Il capitale sociale è salito a 38,7 milioni (+2,7%) e il patrimonio netto si portato a oltre 113 milioni.

Per quel che riguarda gli impieghi il 2014 di Banco Emiliano (che conta 294 dipendenti) è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità: i prestiti erogati, infatti, si sono attestati a 1.109 milioni di euro, con una flessione dello 0,3%, e sono stati indirizzati a famiglie e imprese del territorio in cui Banco Emiliano, con 28 sportelli nella provincia di Reggio Emilia, 5 nel modenese, 5 nel parmense e 2 nel mantovano.

Nel corso del 2014 Banco Emiliano ha peraltro sostenuto 367 progetti di volontariato nelle comunità locali, con erogazioni pari a 273.000 euro destinati per il 23% ad esperienze di solidarietà e di sannità, per il 27% allo sport dilettantistico, per il 25% ad iniziative culturali e per il 22% ad iniziative legate a parrocchie ed enti benefici.