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Un Peter Pan transgender al Piccolo Orologio

Date Evento
Dal 30 marzo al 31 marzo
Dalle 21
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Ingresso

Evento concluso

Un Peter Pan transgender al Piccolo Orologio

REGGIO EMILIA – S’intitola “La Trilogia sull’identità” ed è il percorso con cui la compagnia The Baby Walk racconta l’esperienza della dicotomia tra corpo e mente in fatto di identità di genere.

“Peter Pan guarda sotto le gonne”, primo capitolo della Trilogia, andrà in scena, giovedì e venerdì (ore 21) al Teatro Piccolo Orologio, in via Massenet a Reggio. Lo spettacolo è il risultato di una riscrittura contemporanea del romanzo di James Matthew, in cui Peter Pan sviluppa natura di “mezzo e mezzo”: né uccello, né bambino. Info: 0522-383178.

Peter Pan guarda sotto le gonne è un viaggio alla scoperta della propria identità da parte di un bambino in un corpo di femmina e il primo capitolo della Trilogia sull’Identità. Peter ha undici anni e mezzo, lunghi capelli biondi ed è nato femmina.
Ama il calcio ma, non appena qualcuno lo guarda, finge di giocare a pallavolo. Wendy ha tredici anni, è mora ed è molto brava con l’hula-hoop, ogni tanto fuma anche qualche sigaretta.

Tra i due nasce un’intensa amicizia, qualcosa che ha che fare con la curiosità e l’attrazione, qualcosa che entrambi percepiscono e non sanno spiegarsi. A far luce, sarà Tinker Bell, una fata senza bacchetta magica, sboccata e scorretta, dai violenti cambi umorali, ma lunica vera confidente di Peter. L’incontro tra Tinker Bell e Peter dopo l’Ora di Chiusura nei Giardini di Kensington svelerà al bambino la sua vera natura.

Peter sembra prendere consapevolezza di sé, ma tra i genitori che gli fanno presente che lui è una “femmina” e la sua Ombra che gli ricorda di essere “ un maschio”, arriva il momento in cui è il corpo ad avere la meglio: è il momento della prima mestruazione. Ma come si può crescere in un corpo che non ci rappresenta?
Nel romanzo Peter Pan scappa di casa dopo aver sentito parlare i propri genitori del suo futuro e si rifugia nei Giardini di Kensington dove vive insieme agli uccelli, e mantiene, come loro, la capacità di volare propria di tutti i neonati. Non tutto quel che fanno gli uccelli però gli è possibile, poiché il suo corpo resta quello di un umano e allo stesso modo, quando prova a giocare con altri bambini si trova a non conoscere le loro regole. Si rivolge così al governatore dei Giardini: il Corvo Salomone, il quale gli spiegherà che la sua natura è quella di “mezzo e mezzo”: non esattamente un uccello, ma neppure completamente un bambino. La natura di “mezzo e mezzo” è diventata per noi una questione di identità di genere.