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Paolo Cevoli al teatro del Fiume

Date Evento
Il 23 febbraio
Dalle 21
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Ingresso

Evento concluso

Paolo Cevoli al teatro del Fiume

BORETTO (Reggio Emilia) – “Perchè non parli” di e con Paolo Cevoli, è uno dei cavalli di battaglia dell’attore di Riccione, o meglio dell’imprenditore “con l’obbi del cabarè” come dice lo stesso Cevoli.

Il monologo, con la regia di Daniele Sala, va in scena domani alle 21 al Teatro del Fiume. Biglietteria in municipio, prevendita su Vivaticke.

Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli, bischero tartaglione!”. Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna.

Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto è vero che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo reggicandelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando legge e quando recita.

La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!” Perché non parli è la terza commedia/monologo storica, scritta ed interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de La Penultima Cena (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de Il Sosia di Lui (la controfigura di Mussolini).