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La locandiera di Laura Morante al Valli

Date Evento
Dal 21 novembre al 22 novembre
Dalle 20,30
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Ingresso

Evento concluso

Martedì e mercoledì si parte dalla commedia di Goldoni, per raccontare un’altra storia di intrighi e humor nero, scritta da Edoardo Erba

La locandiera di Laura Morante al Valli

REGGIO EMILIA – La stagione di prosa della Fondazione I Teatri si apre martedì alle 20.30 al Teatro Municipale Valli (replica mercoledì 22 novembre, ore 20.30) con La Locandiera B&B, uno studio di Edoardo Erba su La Locandiera di Goldoni. La storia, infatti, parte dalla goldoniana Mirandolina, ma è solo uno spunto per raccontare un’altra storia. Quella di Mira, interpretata da Laura Morante, che deve vedersela con un mondo di uomini.

“Locandiera B&B” di Edoardo Erba si basa su uno studio della celebre commedia goldoniana, per farne un thriller “scherzoso – spiega la protagonista – perché l’atmosfera del noir si stempera con un’ironia surreale”.

In un’antica villa che sta per essere trasformata in albergo, Mira si ritrova coinvolta in una strana cena organizzata dal marito con ambigui uomini d’affari. Il marito non si è presentato e tocca a lei gestire una serata di cui non capisce clima e finalità. Il suo unico punto di riferimento, il contabile della società, a metà della cena se ne va senza spiegazioni lasciandola in balia degli ospiti. Finché arriva uno sconosciuto che le chiede una stanza per riposare. I due sembrano irresistibilmente attratti e Mira si appoggia a lui per affrontare una situazione al limite del lecito, mentre via via si aprono squarci inquietanti sulle attività del marito assente. Col procedere della notte, il gioco si fa sempre più pericoloso e ineluttabile. Ma che parte ha Mira? Davvero è così ingenua e sprovveduta come ci ha lasciato credere?

Humor nero, intrighi, crimini, infatuazioni, la commedia di Edoardo Erba, disegnando il sorprendente profilo di Mira, traccia con surreale leggerezza un inedito ritratto dell’Italia di oggi, un Paese amorale, spinto dal desiderio di liberarsi, una volta per tutte, del proprio passato, ingombrante e ambiguo, e ricominciare daccapo.