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La Soragni: “Anche Vecchi votò la nomina di Signorini”

9 maggio 2024 | 12:42
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La Soragni: “Anche Vecchi votò la nomina di Signorini”

La candidata a sindaco: “Bisogna tornare a una gestione integralmente pubblica, efficiente, trasparente e non lucrativa”

REGGIO EMILIA – “Al di là della verità giudiziaria che sarà stabilita in sede processuale” quanto avvenuto in Liguria “interroga pesantemente sia sui perversi intrecci fra mondo degli affari e mala politica sia – per quanto indirettamente ma certamente concerne il nostro territorio – su Iren, il cui amministratore delegato è ristretto in carcere”.

Lo sottolinea Paola Soragni, in corsa alle amministrative di giugno per la carica di sindaco di Reggio Emilia. La candidata ricorda che la nomina di Paolo Emilio Signorini ai vertici dell’azienda quotata in borsa, fu “votata da tutti, Luca Vecchi (sindaco di Reggio, ndr) compreso” e invoca poi per i servizi essenziali oggi in capo alla multiutility “una gestione integralmente pubblica, efficiente, trasparente e non lucrativa nei modi e nei tempi giuridicamente possibili”.

Per Soragni occorre dunque “una società pubblica i cui debiti siano contratti per sostenere i cittadini, e non per pagare i mega-profitti degli amministratori”.

L’avvocatessa reggiana chiude affermando: “La casta politicante è lungi dall’essersi estinta. Alcuni, che proclamavano la lotta a quella casta, oggi ne sono divenuti parte sottomettendosi al sistema partitocratico che a parole avevano avversato. Noi no. Continuiamo fieramente quella battaglia, popolare e legalitaria, affinchè non solo Reggio ma l’intero paese riesca finalmente a liberarsi da questo insopportabile peso”.