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Tasselli: “Siamo messi da panico, è ora di investire sul sociale”

26 aprile 2024 | 10:18
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Tasselli: “Siamo messi da panico, è ora di investire sul sociale”

Il candidato sindaco di Rifondazione comunista: “La giunta Vecchi? Inutile. E’ andata avanti solo rotolando sulla base di idee precedenti”

REGGIO EMILIA – “A Reggio ci sono 553 persone senza un tetto sulla testa e ci sono 403 appartamenti del Comune vuoti. E il Comune cosa fa? Qui è ora di investire sul sistema sociale e invece mettono i soldi nella propaganda del sindaco”.

Gianni Tasselli, 61 anni, candidato sindaco di Rifondazione comunista con la lista REagire, è un fiume in piena. Dice: “Mi sembra di capire che questa città si è addormentata su se stessa. E’ per questo che abbiamo scritto scelto il nome REagire, perché bisogna fare qualcosa”. Ci riceve nella sede di Rifondazione comunista, in via Sante Vincenzi 7, dove fanno bella mostra di sé le foto di Marx e Lenin.

Lei doveva fare un accordo per correre con la Soragni e poi ha deciso di andare da solo. Come mai?
C’era l’idea di sostenere la Soragni e lei era d’accordo, ma la sua lista non ha voluto controfirmare l’accordo con la nostra. Il motivo lo dobbiamo ancora capire, ma è andata così. Il nostro obiettivo era quello di fare come a Correggio dove abbiamo messo insieme quattro gruppi diversi. Si poteva fare anche a Reggio, mettendo insieme Sic, Rifondazione, Movimento 5 Stelle e Coalizione civica. Si poteva arrivare al 15-20 per cento.

Mettiamo che lei venga eletto. Qual è la prima cosa che farà?
La prima cosa è rimettere in ordine la situazione sul settore pubblico e sull’assistenza sociale, perché siamo messi da panico. L’assistenza sociale è un diritto costituzionale e proprio non c’è verso di farlo capire a nessuno degli amministratori locali. A Reggio ci sono 553 persone senza un tetto sulla testa e ci sono 403 appartamenti del Comune vuoti. E il Comune cosa fa? Guardi che è compito del Comune togliere la gente dalla strada, metterla al coperto e farla lavorare. E così tu risolvi anche i problemi di ordine pubblico.

Si potrebbe obiettare che non è così semplice, perché molti di loro non hanno ancora un permesso di soggiorno
Ho capito, però bisogna che ci si renda conto che non può essere che il governo scarica questo problema sui prefetti, che poi lo scaricano sui Comuni, che poi chiamano le cooperative sociali, dove sono tutti sottopagati, per risolverlo. Qui è ora di investire sul sistema sociale e invece il Comune mette i soldi nella propaganda del sindaco.

Il centro storico è in grande sofferenza. Vetrine vuote e sempre meno gente. Come si fa a rivitalizzarlo?
Per esempio evitare di fare la boiata di ristrutturare il mercato coperto per poi darlo a un soggetto privato che poi si è visto che, alla fine, ha fatto una scelta sbagliata. È una scelta sbagliata quella di continuare a realizzare grandi centri commerciali fuori, perché è chiaro che così svuoti il centro. Il problema è che qui si usa la logica neoliberista che il mercato libero va bene e aggiusta tutto da solo. Non è vero niente. Sono balle. Ormai si è capito, anche a livello mondiale, che il mercato non aggiusta tutto da solo. Lei lo sa che il libro più venduto a Londra e Berlino, negli ultimi 20 anni, è stato Il Capitale di Marx? Che nessuno legge qui? Poi bisogna parlare con le associazioni dei commercianti e riprogettare insieme tutta la città dal punto di vista commerciale. Non si può fare che decide uno che non sa nemmeno quello che fa.

La sicurezza in zona stazione. E’ un problema molto sentito. La situazione è molto degradata e i cittadini sono esasperati. Ma ci sono problemi anche in via Emilia San Pietro, nella zona fra i due teatri e in via Roma. Come risolvere questa situazione?
Bisogna dare a tutti quella dignità che si ottiene attraverso il lavoro. E non è che ci manchi la necessità di ripulire la città, di risistemarla e di far manutenzione. Usiamo un’azienda che gli piace tanto a questi, o una cooperativa sociale. Ci mettiamo dentro una parte dei soldi che servono per la manutenzione e li facciamo lavorare. Poi non è possibile che Massari mi dica che ci sono 403 appartamenti vuoti del Comune. Proprio lui me lo dice. Come si fa ad avere degli appartamenti vuoti e un presidente di Acer, come Corradi, che sta lì da 20 anni, perché ce l’ha messo Delrio? Se tu per vent’anni hai 400 appartamenti vuoti e hai la gente per strada, vuol dire che non sei capace di fare il tuo lavoro.

E lei che farebbe?
Devi prendere la gente e metterla al coperto. Avevi il carcere di San Tommaso. Lo dico e lo ripeto. Invece di darlo all’archivio di Stato che ha buttato lì la roba così, lo ristrutturavi e lo facevi diventare un ostello di prima accoglienza. Si fa così. Non spostando il problema e dicendo che in stazione e in centro c’è un problema di ordine pubblico. Per forza. Se lasci la gente per strada, quella deve arrangiarsi. Per combattere la microcriminalità devi utilizzare anche la polizia municipale e mandarli per strada. Oggi, in quel corpo, abbiamo una burocrazia impiegatizia e tu, invece, hai bisogno di liberare delle forze. Metti 30 agenti per strada e ne assumi altri 30, perché sei sotto la normativa regionale. Negli uffici ci metti gli impiegati e i vigili li mandi tutti fuori. Quando hai loro in giro, la polizia e i carabinieri, non c’è più bisogno dell’esercito. Quella lì è una foglia di fico.

Il turismo. La nostra città, nonostante la presenza della Mediopadana, non sembra in grado di intercettare grandi flussi turistici. Perché? Come risolvere questo problema?
Se hai qualcosa da far vedere, forse i turisti arrivano. Infatti con Fotografia Europea arrivano. Ma a lei Reggio sembra attrattiva? Cosa ci vengo a fare a Reggio? Abbiamo un museo attrattivo? Delle mostre attrattive? Devi avere delle idee. Il nostro Appennino è bello. Potrebbe piacere a un milanese che vuole stare fuori dalla confusione, ma tu devi organizzarlo un giro del genere. Devi creare un ufficio a Milano. Oggi uno arriva alla stazione Mediopadana e poi cosa fa? Quando un mercato non c’è lo si crea. Reggio, ovviamente, non può fare concorrenza a una città d’arte. In base a quello che puoi offrire, costruisci un’offerta.

Sanità e lavoro. Quanto può incidere l’azione di un sindaco su questi settori?
Sulla sanità i piani attuativi locali sono decisi dai sindaci. Il problema è che c’è un sacco di gente che non legge le leggi, anche se sta seduta in consiglio comunale. I consiglieri comunali non lo sanno, ma su questo sono i consigli comunali e non i sindaci a decidere. La legge del ’78 dice che sono i consigli comunali a decidere, che so, sull’automedica in una zona. Ma i consiglieri non leggono alle leggi e quindi non sanno che poteri hanno.

Il problema è che ci sono pochi medici nel settore dell’emergenza urgenza
Sì, ma chi è il responsabile di questa condizione? Perché c’è il numero chiuso all’università? Perché non viene aperto e non si mettono dei test da normodotati? Chi è che ha dato delle borse di studio da 800 euro al mese a dei medici laureati? Chi è che ha governato la sanità negli ultimi decenni? Dimmi il nome dell’ultimo ministro?

Speranza
Ecco, siamo senza speranza. Scusami eh, ma è uno che manda fuori un libro e poi lo deve ritirare, perché si è accorto che ha scritto delle cose sbagliate sul piano pandemico. I sindaci dicono che non ci sono medici. Ma io chiedo: cosa avete fatto negli ultimi 20 anni voi? Lo voglio capire. L’Anci l’ha denunciata questa cosa? Si sono preoccupati solo dei soldi dell’edilizia sanitaria, per fare altri muri al Santa Maria Nuova. E i medici e le case della Salute? Di chi è la responsabilità, se non di chi ci ha governato? Il centrodestra e il centrosinistra. Devono rispondere di questa roba perché sono complici della privatizzazione della sanità. Sono uno peggio dell’altro.

Ci dà un giudizio sui dieci anni della giunta Vecchi?
Inutile. E’ andata avanti solo rotolando sulla base di idee precedenti. Ha vissuto di rendita sulla base di quello che è stato fatto nel passato. C’è una sola cosa che ha fatto di nuovo?

La Rcf Arena?
Non è mica stata un’idea sua. E poi tu fai la Rcf Arena e i vigili devono gestire quel traffico lì insieme a polizia e carabinieri. Creano delle cattedrali nel deserto e poi, dopo, non si rendono conto che ci vogliono le risorse umane: ci vogliono i medici, ci vogliono gli infermieri. L’unico esercito che vogliamo è quello di medici e infermieri.

E il lavoro?
Reggio Emilia è la terra della cooperazione, ma quelle realtà si sono ingrandite e si sono snaturate. Sono diventate organizzazioni spesso burocratiche. Io sono uscito da Coop Alleanza 3.0 per quel motivo lì. Qui tu scarichi tutto il sistema sulle cooperative sociali. I Comuni li pagano poco e li sfruttano. Vogliamo parlare di appalti e subappalti? Bisognerebbe cancellare e vietare qualunque forma di subappalto. Tu vuoi partecipare a un appalto? Rispondi in prima persona. È un appalto complesso? Fai l’associazione temporanea di impresa. Questo avrebbe un effetto anche sulla sicurezza sul lavoro.

Le faccio una domanda che può sembrare provocatoria. Ha ancora senso dirsi comunisti nel 2024?
Dovrebbe chiederlo a quelli che, a Salisburgo, hanno votato comunista e al ballottaggio ci vanno i comunisti. Il sindaco di Zagabria sa cos’è? È un comunista? Vuoi che ti parli dei comunisti nel mondo? Perché solo in Italia c’è questa idea, veramente poverina, che i comunisti devono sparire. I comunisti governano tutta l’America Latina: dal Messico fino al Brasile. E in Europa? Il libro più venduto a Londra e Berlino è Il Capitale di Marx. Solo in Italia c’è questa cappa di ignoranza che si compiace di sé stessa. Il movimento comunista è il movimento più esteso nella storia dell’umanità che ci sia mai stato.

Faccia un pronostico. Quanti voti pensa di prendere?
Non lo so.