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Stazione, a maggio arrivano gli educatori di strada

23 aprile 2024 | 19:55
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Stazione, a maggio arrivano gli educatori di strada

Per intercettare i giovani del quartiere più disagiato della città. Una commessa pubblica da 386.000 euro valida per due anni e rinnovabile per altrettanti

REGGIO EMILIA – Se l’arrivo dei militari è dibattuto, in zona stazione a Reggio Emilia arriveranno gli educatori. Dovrebbe infatti partire a maggio un progetto di “educativa di strada” messo a bando dal Comune e assegnato (sul vincitore sono in corso le verifiche di legge, ndr) per intercettare i giovani del quartiere più disagiato della città. Una commessa pubblica da 386.000 euro valida per due anni e rinnovabile per altrettanti.

Emerge dalla riunione della commissione “Scuola” che, dopo la richiesta presentata a luglio del 2023 da Fabrizio Aguzzoli di Coalizione civica, è stata discussa in videoconferenza martedì sera. Aguzzoli, oggi candidato a sindaco, aveva in particolare chiesto conto dei servizi di supporto educativo per i ragazzi dai 6 a 16 anni che gravitano in via Turri e limitrofe, sottolineando in commissione che “hanno fragilità educative e di tipo economico, demografico e sociale che concorrono ai problemi di sicurezza da non affrontare solo con la repressione, sia pure necessaria”.

A tracciare il quadro delle realtà esistenti è il dirigente del servizio “Officina educativa” del Comune Roberto Montagnani. Per i bambini di 6 anni, in dettaglio, esistono due doposcuola nelle scuole elementari “Morante” e “Marconi”, aperti per due pomeriggi a settimana, che accolgono rispettivamente 25 e 22 iscritti.

Nella fascia 6-14, finanziati con 4.000 euro ciascuno da un bando dell’amministrazione che individua ogni anno le zone prioritarie di intervento (circa una ventina), sono inoltre attivi due centri pomeridiani gestiti dalle cooperative “Sevire l’uomo” e “Accento”. A questi si aggiunge infine lo “Spazio Raga” che da anni accoglie tutti i pomeriggi dal lunedì a venerdì gli adolescenti dai 14 anni in su.

Per Montagnani i circa 30 ragazzi che frequentano il servizio gestito da educatori professionali, sono letteralmente “tolti dalla strada”. Infine c’è l’esperienza dei “cantieri sportivi”, che affiancano allenatori di società ed educatori professionali in due aree della stazione, tra cui il nuovo “skate park” di piazzale Europa. Per gli uffici educativi di piazza Prampolini non sembra invece esserci un nesso tra il quartiere di residenza e l’insuccesso scolastico dei ragazzi.

Come riporta l’annuario scolastico edito dalla Provincia, ad esempio, nella scuola media “Da Vinci” di via Samarotto,nel quartiere della stazione storica, il tasso di bocciati (0,9%) è simile a quello di scuole ‘d’elite” come la “Manzoni” o la “Aosta”. Per l’assessore comunale all’Educazione Raffaella Curioni, “non abbiamo una situazione drammatica rispetto ad altri territori, ma in questi anni l’abbiamo monitorata e siamo intervenuti, in accordo col terzo settore”.