Sanità, assemblea pubblica di Sic alla Rosta Nuova

REGGIO EMILIA – “Davvero salute e sanità sono materie che competono solo alle Regioni e allo Stato? A fronte della crisi nera della sanità pubblica che cosa deve e può fare un Comune?”.

Sinistra in Comune ha convocato un’assemblea pubblica venerdì 12 aprile alle 21, al Centro Sociale Rosta Nuova, in via Medaglie d’Oro della Resistenza, con la presenza di autorevoli interlocutori: Donatella Albini, segreteria nazionale di Sinistra Italiana, medica ostetrica, delegata del sindaco di Brescia per le politiche della sanità, Fabiana Bruschi, medica dello Sport, responsabile provinciale sanità per Sinistra italiana, Guido Giarelli, docente di Politiche Sociali e Sanitarie all’Università della Magna Grecia, Antonietta Levo, tecnica sanitaria di laboratorio biomedico, candidata nella lista di “Sinistra in Comune”. All’assemblea sarà presente il candidato sindaco Marco Massari.

Sono stati invitati – fra gli altri – i sindacati di categoria, le associazioni e tutte le forme organizzate che si occupano direttamente o indirettamente di salute e sanità. L’assemblea sarà coordinata e conclusa da Cosimo Pederzoli, capolista nella lista “Sinistra in Comune”.

Scrive Sinistra in Comune: “La crisi della sanità pubblica è sotto gli occhi di tutti e, molto spesso, è nella vita di tutti i giorni di noi cittadini. Continua ad allargarsi il gap tra la spesa sanitaria pro capite dell’Italia e quella sostenuta dagli altri grandi paesi europei. Spenderemo 29 miliardi in armi ma ne sarebbero bastati cinque per migliorare la nostra sanità. Sul piano locale l’assenza di medici di base, le lunghe attese per le visite specialistiche, la limitazione delle automediche e dei pronto soccorso sono altrettanti incentivi verso una sanità privata sempre più famelica e presente e mettono seriamente in discussione il “…fondamentale diritto…” alla salute di ogni individuo tutelato dalla Repubblica (art. 32 Costituzione)”.

“Sinistra in Comune”, la coalizione formata da Sinistra Italiana e Reggio Emilia in Comune, “è convinta che ci sia uno spazio anche a livello comunale di cose che è possibile fare e che si devono fare, oltre a continuare a chiedere – sul piano nazionale – un radicale cambio di impostazione prevedendo maggiori investimenti, liberalizzazione degli accessi alle Facoltà di Medicina e migliori retribuzioni per tutto il personale che opera in sanità”.