Imprese, scenari incerti: a Reggio meno finanziamenti

REGGIO EMILIA – Nel periodo tra gennaio e marzo di quest’anno solo il 16% delle imprese della provincia di Reggio Emilia ha richiesto finanziamenti per nuovi investimenti e appena un quarto del totale ha in programma il ricorso all’indebitamento nei prossimi tre mesi.

Questo anche perché il costo di un mutuo di medio o lungo termine ha sfondato la soglia del 6% mentre uno degli strumenti più utilizzati dalle imprese, l’anticipo sulle fatture da incassare, arresta la sua corsa grazie al calo medio degli spread proposti dalle banche. Infine le tensioni belliche e geopolitiche continuano a indurre negli imprenditori reggiani un comportamento “attendista”.

E’ quanto registra l’Unindustria provinciale nell’indagine sul comparto industriale nel primo trimestre 2024. “È tempo di scelte coraggiose da parte della Banca centrale europea. L’Europa non può permettersi di sottostare alle dinamiche della Banca centrale degli Stati Uniti d’America in un momento in cui le economie (europea e statunitense) sono così diverse”, dice Mauro Macchiaverna, consigliere dell’associazione delegato a fisco, credito e finanza d’impresa.

“La spinta monetaria dovrà certamente essere accompagnata da un convincente programma strategico”, aggiunge. “Il cambio radicale proposto da Mario Draghi in questi giorni va proprio in quella direzione”, sottolinea infine Macciaverna.