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25 Aprile, 47 avvocati contro Della Capanna

26 aprile 2024 | 08:55
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25 Aprile, 47 avvocati contro Della Capanna

Hanno firmato una lettera di sfiducia dopo le sue affermazioni sull’antifascismo: “Così non ci rappresenti tutti”

REGGIO EMILIA – La situazione attorno al presidente dell’Ordine degli avvocati Enrico Della Capanna sta diventando sempre più tesa, con un gruppo di legali reggiani che chiede la sua rimozione dopo le sue recenti esternazioni sul 25 Aprile. La sua dichiarazione sulla necessità di “liberarsi dall’antifascismo” ha scatenato polemiche nel mondo politico e ora 47 avvocati lo accusano di aver abusato della sua visibilità pubblica derivante dalla sua carica.

Non è la prima volta che Della Capanna si trova al centro di controversie. Nel 2023, aveva commentato le rivelazioni di un ex pm della direzione nazionale antimafia Roberto Pennisi relative a presunte indagini omesse sulle infiltrazioni mafiose nel territorio reggiano, suscitando polemiche e interpretazioni contrastanti.

Ora, un gruppo di avvocati si è rivolto direttamente al presidente dell’Ordine, chiedendo la sua rimozione e accusandolo di aver preso posizione in modo inappropriato e partigiano. La questione potrebbe essere discussa durante un’assemblea dell’Ordine prevista per l’approvazione del bilancio.

La lettera
Egregio presidente, le tue dichiarazioni in occasione del 25 Aprile hanno provocato in noi rabbia, vergogna, indignazione. Se è vero che tutte le idee vanno rispettate, questo non può essere per il fascismo che della libertà delle idee è la negazione. Se tu oggi puoi dire liberamente quello che credi è perché le donne e gli uomini che ci hanno preceduti hanno conquistato per noi questa libertà, spesso pagando con la loro vita. Abbiamo provato rabbia perché tu vuoi cancellare la storia fondante della nostra Repubblica. Abbiamo provato vergogna perché sei come noi un avvocato che deve conoscere e rispettare le leggi, in primis la Costituzione che è tutta antifascista e che fra tanti diritti e doveri pone un unico divieto: il ritorno al fascismo. Abbiamo provato indignazione perché nel tuo schierarti non ti sei spogliato del tuo ruolo istituzionale di presidente dell’Ordine degli avvocati abusando della visibilità che ne deriva. E non è neppure la prima volta. Il tuo comportamento è per noi incompatibile con il ruolo di presidente dell’Ordine degli avvocati di Reggio Emilia, città del Tricolore e medaglia d’oro della Resistenza.

I nomi degli avvocati firmatari: Giovanna Fava, Etelina Carri, Annalisa Ferrari, Sarha Mineo, Gloria Bigi, Marco Scarpati, Nicola Tria, Alberto Neri, Nicola Gualdi, Sara Simonazzi, Erika Bertazzoni, Alessandra Bonini, Federica Riccò, Agnese Maggio, Fabio Martinelli, Cristina Marconi, Angelo Russo, Maura Simonazzi, Stefano Giovannini, Luca Nasciuti, Erika Dallaglio, Cecilia Soliani, Sibilla Lipari, Andrea Consolini, Massimo Ferrari, Serena Barbato, Francesca Secchi, Alessandra Davoli, Paola Prati, Nicola Nardomarino, Alessandra Scaglioni, Amedeo Rivi, Elisabetta Strumia, Luca Lodesani, Pierpaola Belpoliti, Valeria Miari, Fabiana Grazioli, Leonardo Teggi, Celestina Tinelli, Paola Menozzi, Alessandro Occhinegro, Daniele Paterlini, Valentina Rocchetti, Annalisa Michelin, Marta Rovacchi, Lorenzo Buffagni, Claudio Bigi.