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Stazione, una petizione per chiedere che arrivi l’esercito

10 marzo 2024 | 09:45
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Stazione, una petizione per chiedere che arrivi l’esercito

Il Cres invita i cittadini a firmarla: “La giunta comunale non fa altro che temporeggiare millantando progetti di riqualificazione che non hanno apportato alcun beneficio”

REGGIO EMILIA– Il Comitato Cres (Comitato Reggio Emilia Sicura) invita i cittadini a firmare la petizione online: https://www.change.org/RichiestaEsercitoStradeSicureReggioEmilia. La petizione chiede l’intervento dell’esercito per fronteggiare l’emergenza sicurezza nella zona della stazione e del centro storico di Reggio Emilia.

Scrive il Cres: “Le motivazioni per le quali chiediamo un presidio dell’esercito sono: l’aumento di episodi di criminalità che hanno creato un clima di paura tra i cittadini; l’inefficacia delle misure adottate finora dalla prefettura e dal Comune e l’assenza di una risposta concreta da parte del sindaco Luca Vecchi, che ha negato l’utilità dell’intervento dell’esercito, definendolo “una soluzione ideologica”. Questa raccolta firme è la nostra replica in risposta al progetto Stazione Off, di cui il comitato è stato diretto testimone e parallelamente vittima di un’iniziativa che ha destato sospetto da subito per l’aridità del pensiero dietro a slogan vuoti. Quello che è stato pubblicizzato come la soluzione dei problemi si è ridotto in proposte sommarie per le problematiche dell’area Stazione. Il Cres ha avanzato ufficialmente al Comune la richiesta di un intervento dell’Esercito attraverso l’operazione Strade Sicure, ottenendo un riscontro negativo da sempre”.

cres

Il Comitato Cres “ritiene che l’esercito rappresenti un deterrente efficace contro la criminalità e possa notevolmente incrementare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini e delle attività commerciali della zona. Come riportato dalla stampa nell’ultimo anno ci riferiamo non solo al degrado, ma a reati gravi come rapine e aggressioni anche verso categorie fragili come anziani e senzatetto, oltre a violazione di proprietà privata, furti, stupri, omicidi. Il tutto in una cornice di quotidianità distopica nella quale lo spaccio massiccio di droghe pesanti alla luce del sole rientra nell’inquietante normalità dei cittadini residenti in zona”.

Il Cres informa che la “giunta comunale non fa altro che temporeggiare millantando progetti di riqualificazione che non hanno apportato alcun beneficio e nonostante le nostre insistenti proposte in sede municipale la risposta è stato il solito farneticare di “approcci coordinati, integrati e intensivi”, ovviamente senza alcun seguito.
Non possiamo attendere con fredda indifferenza il prossimo omicidio: la raccolta firme per chiedere un presidio dell’esercito è l’inizio di una reazione forte, per proteggere la nostra libertà di cittadini e il nostro diritto a vivere in sicurezza e dignità”.