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Montecchio, donna incinta muore davanti all’ospedale

12 marzo 2024 | 14:55
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Montecchio, donna incinta muore davanti all’ospedale

La 40enne si è sentita male a casa sua e poi ha perso i sensi: il marito l’ha portata al Franchini, ma il pronto soccorso era chiuso

MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Una donna incinta di 40 anni, di origini indiane, è morta questa notte davanti all’ospedale Franchini di Montecchio. La signora, che vive a Praticello, si era sentita male verso l’una a casa sua e poi aveva perso i sensi. Il marito ha deciso di non attendere l’automedica e di portarla all’ospedale più vicino.

L’automedica è arrivata dopo, ma da Reggio Emilia, dato che quella di Traversetolo, riferimento per la Val d’Enza, era occupata su un’altra emergenza.

Purtroppo il pronto soccorso del nosocomio di notte è chiuso. La donna è stata fatta entrare nella cosiddetta “camera calda”, il locale dove restano le ambulanze pronte a uscire. I volontari della Croce Bianca, presenti sul posto, hanno tentato di rianimare la donna, ma quando è arrivata l’automedica, putroppo, la 40enne era già morta. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Montecchio.

Precisa l’Ausl: “La famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze per la grave perdita, dopo aver contattato il 118 chiedendo assistenza per una parente in stato di incoscienza e con respiro rumoroso, ha ricevuto indicazioni dagli operatori della centrale operativa di attendere al domicilio i soccorsi. Il marito, però, aveva deciso di portare autonomamente, con la propria auto, la moglie al Pronto Soccorso di Montecchio, chiuso di notte dal 20 marzo 2020”.

Continua l’Ausl: “L’ambulanza, giunta al domicilio, non trovando la paziente, ma solo un congiunto che ha informato della decisione del marito, ha avvisato il 118. Non è stato possibile contattare il marito per proporre un rendezvous, un luogo di incontro lungo il percorso con un mezzo di soccorso avanzato (automedica o autoinfermieristica), perché il cellulare era stato lasciato a casa”.

E conclude: “Il 118 a quel punto ha attivato l’autoinfermieristica per l’immediata apertura della camera calda del Pronto Soccorso di Montecchio in attesa dell’arrivo della paziente, nonchè l’automedica per l’eventuale necessità di intervento. All’arrivo dell’auto guidata dal marito con la paziente a bordo, sono subito iniziate le ripetute manovre di rianimazione a cura dei professionisti dell’autoinfermieristica e dell’automedica, tempestivamente giunta sul posto. Per la donna, purtroppo, non c’è stato nulla da fare”.