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Dogane, “pieno sostegno” del Pd a Unindustria

5 marzo 2024 | 17:58
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Dogane, “pieno sostegno” del Pd a Unindustria

Bondavalli, Vecchi e Rossi corrono in aiuto della presidente Anceschi per scongiurare la chiusura della sede reggiana

REGGIO EMILIA – Il Pd interviene per dare “pieno sostegno” a Unindustria Reggio Emilia che, sulla presunta soppressione della sede provinciale dell’Agenziadelle Dogane, ha chiesto un confronto al direttore nazionale dell’ente esteso alle rappresentanze imprenditoriali e politiche del territorio. Lo fa con tre interventi della consigliera regionale Stefania Bondavalli, del sindaco Luca Vecchi e del deputato Pd, Andrea Rossi.

La consigliera regionale Stefania Bondavalli aveva già sottoposto la questione alla Giunta regionale, presentando un’interrogazione nel question time del 14 febbraio scorso e incassato l’impegno dell’assessore regionale Vincenzo Colla contro la chiusura dell’ufficio, su cui Colla aveva già contattato i ministri competenti.

Tornando all’incontro chiesto dalla presidente di Unindustria Reggio Emilia Roberta Anceschi, dice: “Ritengo che debba svolgersi in tempi rapidi, ancora di più alla luce della decisione di rinviare la riforma annunciata al termine di una fase sperimentale di 4 mesi. È essenziale, infatti, individuare una soluzione che eviti delle pericolose ricadute sulla piena operatività dell’ufficio Dogane reggiano, con prevedibili ripercussioni negative sulle attività di import ed export dell’ambito produttivo del territorio”.

Il sindaco Vecchi aggiunge: “Risulta evidente il valore economico e strategico della permanenza dell’Agenzia delle Dogane di Reggio Emilia, che deve restare nel pieno delle sue qualità e funzioni”. Il Governo dunque “non può ignorare questa realtà, né introdurre aggiornamenti che non razionalizzano, ma anzi complicano e deprimono il contesto virtuoso in essere”.

Il primo cittadino snocciola poi i numeri dell’attività della sede provinciale che nel 2023 ha tra l’altro portato a introiti- tra dazi, Iva e altri oneri- per oltre 131 milioni. “Considerato che si è ad oggi deciso per un rinvio della riforma, troviamo quanto meno necessario un confronto in tempi stretti tra esponenti di governo, Agenzia e rappresentanze imprenditoriali, istituzionali e politiche della città e della Regione. Riteniamo infatti questa riforma altamente penalizzante per un’area produttiva che contribuisce in maniera determinante al successo economico nazionale”, conclude Vecchi.

Infine il deputato Pd Rossi scrive: “Il senso di questa chiusura è immotivato, se non nell’ottica di effettuare un taglio lineare. La sede reggiana è una delle più importanti d’Italia, sia in termini di tributi riscossi, sia in termini di volume di import/export a cui offre servizi. Appare quantomeno inopportuna questa scelta, peraltro in un territorio che già ha visto la chiusura di articolazioni di importanti uffici economici, davvero nevralgici, come ad esempio quello della Banca d’Italia. Ora, al posto di una vera e propria sede, sarà mantenuto un semplice ufficio di raccordo, ma privo di autonomia decisionale e organizzativa: questa grave mancanza andrebbe comunicata a quelle imprese che hanno scelto di insediarsi proprio a Reggio Emilia, in virtù dell’ottima condizione logistica e dell’efficienza della sede dell’Agenzia”.

Conclude Rossi: “Da parte nostra, non potrà mai mancare l’attenzione al tema, nelle settimane a venire, ai fini di comprendere meglio le ragioni della chiusura di un rilevante ufficio del nostro territorio. Non si tratta di mero campanilismo: in questo caso si tratta di un consistente danno alle imprese, e dobbiamo fare di tutto per scongiurarlo, per evitare disagi in un momento storico ed economico così complesso”.