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Casalgrande, il Pd attacca: “Il deposito gpl del sindaco resta lì”

25 marzo 2024 | 17:06
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Casalgrande, il Pd attacca: “Il deposito gpl del sindaco resta lì”

I Dem di Casalgrande, il gruppo consiliare e il candidato sindaco Berselli vanno all’attacco: “Modificata in 24 ore la convenzione che elimina la scadenza dell’atto”

CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “Ci sono volute appena ventiquattr’ore per modificare, con una incredibile rapidità, la convenzione che riguarda l’azienda di cui il sindaco Daviddi è comproprietario e la giunta che, eliminando la scadenza dell’atto, consente che il deposito di Gpl resti sempre dove si trova”.

Il Pd di Casalgrande, il gruppo consiliare e il candidato sindaco Giuseppe Berselli fanno notare che “l’azienda di carburanti, di proprietà (al 50 per cento) anche del sindaco Giuseppe Daviddi, aveva una convenzione con il Comune di Casalgrande, stipulata nel 2009, che consentiva di mantenere un deposito di Gpl nella medesima collocazione per vent’anni. Tale accordo prevedeva inoltre che nei prossimi cinque anni, vale a dire dal 13 marzo 2024 fino al 2029, il Comune avrebbe potuto fare spostare l’azienda, a spese di quest’ultima, limitandosi a mettere a disposizione di essa un terreno per una collocazione alternativa”.

Qualche giorno prima della data di avvio di questa opzione, il 7 febbraio 2024, secondo quanto scrive il Pd “l’azienda ha avanzato una richiesta formale al Comune per modificare la convenzione, chiedendo all’ente di eliminarne la data di scadenza e renderla a tempo indeterminato. Con una rapidità inusuale e impressionante, già il giorno dopo, l’otto febbraio, gli assessori hanno approvato in giunta un nuovo accordo: esso stabilizza l’attuale collocazione dell’azienda, togliendo ogni scadenza, e quindi eliminando per sempre la possibilità di spostamenti, che sarebbero stati invece consentiti, invece, dal vecchio accordo”.

Il Pd di Casalgrande si domanda “perché si è scelto di rinunciare a priori a questa facoltà e, in particolare, ci chiediamo quale interesse dei cittadini sia stato perseguito assumendo tale decisione”.

Fanno notare i Dem: “Inoltre, non si è aspettata la prossima approvazione del Pug (Piano urbanistico generale) che avrebbe potuto prevedere delle scelte urbanistiche differenti su quell’area. In tal modo, si è vincolato il nuovo sindaco, che sarà eletto a giugno 2024, così come tutti i sindaci futuri, ad accettare un accordo di durata indefinita. La convenzione sarebbe durata per altri 5 anni: a nostro parere, cambiarla, proprio alla vigilia delle elezioni, è stato un atto quantomeno inopportuno. Anche perché, occorre dire con sincerità: quante aziende, quanti artigiani, quanti professionisti e quanti cittadini hanno potuto beneficiare di una tale rapidità di risposta e di azione da parte dell’amministrazione? Il sindaco, in conflitto di interessi in quanto proprietario al 50 per cento dell’azienda, ai sensi della normativa vigente, non ha partecipato alla seduta di giunta, e ci mancherebbe altro: ma è chiaro che questo nuovo accordo lo soddisfa poiché conferma definitivamente la collocazione del suo deposito”.

Conclude il Pd: “Tale deposito, lo ricordiamo, è stato anche oggetto di un contenzioso, poiché dei cittadini ne contestavano la collocazione, che è stata però in seguito giudicata legittima dal Tar e dal Consiglio di Stato: i residenti hanno tuttavia ancora una causa in corso, poiché lamentano di avere subito dei danni dovuti alla vicinanza del deposito alle proprie abitazioni. Concludiamo con una provocazione: si scrive Noi per Casalgrande, ma in realtà si legge Casalgrande per NOI?”.