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Pederzoli (Si): “Così il governo ha peggiorato la vita in zona stazione”

14 dicembre 2023 | 15:12
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Pederzoli (Si): “Così il governo ha peggiorato la vita in zona stazione”

Il segretario provinciale di Sinistra italiana: “Vogliono risolvere il problema dei giovani stranieri scaricando tutto il lavoro e gli oneri sul Comune”

REGGIO EMILIALa zona stazione è diventata, negli anni, un luogo pieno di contraddizioni. Il disagio sociale, nel lessico sempre più utilizzato dalla destra e non solo, si è tramutato in degrado. Curare il degrado e lasciare dilagare il disagio equivale a lenire i sintomi senza curare la malattia. Perché la mancanza di una casa, il burrone umano delle droghe, il futuro interrotto dei minori stranieri non accompagnati, sono malattia sociale.

La destra reggiana, che sente profumo di elezioni, si è gettata sulla zona stazione come gli sciacalli fanno sulle carogne. Dimenticando di parlare di due elementi fondamentali: la vita delle persone e il fatto che stanno governando il Paese. Se è vero che povertà e disagio sociale sono caratteristiche contemporanee della nostra società sempre più interessata a rincorrere profitto e politici drogati di consenso, è anche vero che l’attuale Governo ha fatto e sta facendo tutto il possibile per peggiorare la vita in zona stazione.

Per prima cosa le politiche relative all’immigrazione: le varie circolari Piantedosi hanno disposto la cessazione immediata delle misure di accoglienza per le persone straniere che hanno ottenuto il riconoscimento della protezione internazionale, da un giorno all’altro, senza lasciare loro il tempo di cercare una casa o di ritirare fisicamente il permesso di soggiorno, creando di fatto sul nostro territorio decine di senza tetto.

Per non parlare del Decreto Cutro che esclude l’assistenza psicologica, la somministrazione di corsi di lingua italiana e i servizi di orientamento legale e al territorio, dalle prestazioni che devono essere assicurate nelle strutture di prima accoglienza. Eliminando di fatto la possibilità di integrarsi al meglio con il tessuto reggiano. Gli effetti saranno palesi nei prossimi anni.

Altro capolavoro firmato pochi giorni fa: con un emendamento alla Legge di Bilancio il governo ha istituito un nuovo fondo da quasi 100 milioni di euro (dal 2024 al 2026) destinato alle forze armate, polizia e Vigili del Fuoco. Fin qui nulla di male. Da dove prende questi milioni? Circa metà, 45 milioni di euro, provengono dal taglio di finanziamenti destinati ai Comuni per l’accoglienza di persone migranti tra il 2024 e il 2026, in particolare per minori stranieri non accompagnati.

E anche qui il corto circuito della destra reggiana è tristemente lampante: vogliono risolvere il problema dei giovani stranieri scaricando tutto il lavoro e gli oneri sul Comune di Reggio senza approntare soluzioni reali e fondi necessari ai processi di integrazione, scolarizzazione e formazione di nuove generazioni. Unica arma sensata per combattere disagio e fragilità.

Per farla breve, il governo di destra in pochi mesi ha solo peggiorato la vita in zona stazione, creando più senzatetto, più esclusione sociale, più disagio giovanile, favorendo quindi la ricattabilità e la criminalità. Per non parlare della cancellazione del fondo morosità incolpevole. In sintesi: più insicurezza. Singolare visto che il tema sicurezza è l’unico in bocca alla destra reggiana. Un cortocircuito che danneggia il paese e la nostra città.

Cosimo Pederzoli, segretario provinciale Sinistra Italiana