Elezioni, i big del M5S reggiano: “Stiamo alla larga dal Pd”

20 dicembre 2023 | 11:35
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Elezioni, i big del M5S reggiano: “Stiamo alla larga dal Pd”

Inviato ai referenti locali e regionali, in vista delle amministrative a Reggio Emilia, un manifesto con 36 firme fra cui quelle dell’europedutata Pignedoli e della deputata Ascari: “Meglio l’alleanza con Coalizione civica”

REGGIO EMILIA – Nel Movimento 5 stelle reggiano divampa il dissenso contro la probabile alleanza col Pd alle elezioni del giugno 2024. A esternare con chiarezza la loro contrarietà sono 36 tra parlamentari (nazionali ed europei), consiglieri comunali (in carica e non) e attivisti pentastellati di tutta la provincia, firmatari di un “manifesto” per un “Movimento 5 stelle sempre più forte nel Comune di Reggio Emilia”.

In calce al documento – di cui la ‘Dire’ ha copia – compaiono tra gli altri i nomi di Paola Soragni “pasionaria” 5 stelle in sala del Tricolore, della deputata Stefania Ascari, dell’eurodeputata Sabrina Pignedoli e dell’ex parlamentare Davide Zanichelli. E ancora quelli di Matteo Olivieri (il primo grillino eletto nel Consiglio comunale reggiano), Norberto Vaccari, consigliere nello scorso mandato, Lucia Sangiorgi del Cres (Comitato residenti stazione) e Natascia Cersosimo, le cui segnalazioni sugli affidi fecero partire l’inchiesta su Bibbiano.

Assenza di peso tra i sottoscrittori quella di Gianni Bertucci, attuale consigliere a Reggio che, dopo anni di battaglie contro il Pd ne avrebbe definito le politiche “un’eccellenza” durante un’assemblea interna al movimento. Il documento, in pratica una richiesta di non allearsi alle elezioni col Pd, è stato inviato nei giorni scorsi ai referenti regionali e locali del M5s (Gabriele Lanzi, Marco Croatti e Elena Mazzoni), venendo però a quanto pare ignorato.

Nel “manifesto”, oltre ad essere spiegate le ragioni con l’incompatibilità con i dem, si suggerisce infine un’alleanza, in vista delle elezioni nel capoluogo, con Coalizione civica, rappresentata dai consiglieri Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, ex esponente del Movimento e lui stesso firmatario dell’atto. “Presenti dal 2009 come amministratori della città in Consiglio comunale, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno interpretato il ruolo in maniera innovativa, conciliando la capacità di proposta con il contrasto ai numerosi atti di malgoverno”, affermano i pentastellati.

“Le nostre idee sono state anticipatrici di un’epoca, quella dell’ecologia integrale, del contrasto ai cambiamenti climatici, della difesa dei beni comuni, della difesa del potere di acquisto delle famiglie reggiane, del contrasto alle mafie”, aggiungono. Rivendicando poi “una opposizione leale, che ha riconosciuto sempre i meriti storici di chi ha gestito il governo cittadino dal dopoguerra, denunciando anzi i passi indietro e difendendo le passate conquiste economiche e sociali, svolta in forte relazione con tutti i soggetti attivi: associazioni, comitati, singoli cittadini, forze politiche, sindacati e rappresentanze d’impresa”.

Ma “chi firma questo appello sostiene, oggi più che mai, che quella storia vada rilanciata attraverso un’alleanza nel campo progressista”. E a questo proposito si ricorda come “gli anni recenti hanno visto una stretta collaborazione con forze civiche nate spontaneamente, rappresentative di un vasto elettorato e che condividono i nostri stessi valori”.

Dunque “un’alleanza alle elezioni con forze come Coalizione Civica sarebbe non solo fattibile, ma si baserebbe su una Carta comune dei valori già scritta in anni di battaglie”. Infatti, “il lavoro fatto insieme è stato intenso sul tema dell’ambiente, della corretta gestione della macchina pubblica ma soprattutto sulle priorità che riteniamo urgente perseguire e che il potere della città ha messo in secondo piano”.

Lo stesso “non si può dire per la coalizione che nascerebbe con i partiti al potere. Attraverso approfondimenti e confronti doverosi, a cui fanno eco numerose dichiarazioni pubbliche, è apparso chiaro come il malcontento dei cittadini trovi riscontro anche nelle file del Pd e alleati storici. Tuttavia tale malcontento si riduce all’incapacità di sciogliere il legame con chi ha governato la città negli ultimi 20 anni, prima direttamente e poi attraverso il controllo della macchina comunale, posizionando uomini di fiducia nei ruoli chiave (neo liberisti e proto renziani)”.

Secondo la fronda pentastellata, quindi, “il risultato di questo assetto di potere è una gestione amministrativa piena di lacune che ha sensibilmente diminuito il benessere dei cittadini”. Insomma, viene ribadito “non è questione di allearsi col Pd, è questione di stare alla larga da questo Pd (Fonte Dire).